Sacco di Roma dei Vandali
Il sacco di Roma dei Vandali avviene nel 455. La recente morte dell'imperatore di occidente Valentiniano III, assassinato in una cospirazione, e la proclamazione di Petronio Massimo ( impero di Petronio Massimo ) al titolo romano imperiale provoca le ire del re dei vandali Genserico. I vandali sono una popolazione barbarica insediatasi in Spagna e in Africa settentrionale al posto dei romani e responsabile di continue scorrerie lungo le coste del Mediterraneo. L'ascesa di Petronio Massimo viene osteggiata anche dalla moglie del precedente imperatore, Licinia Eudossia, costretta sotto la minaccia di morte a prendere come sposo Petronio Massimo. La stessa Licinia Eudossia chiama in suo aiuto il re dei vandali Genserico che accoglie la richiesta come un pretesto per imbarcarsi in armi verso Roma da Cartagine. Genserico non riconosce l'autorità di Petronio Massimo anche in virtù della promessa di Valentiniano III ( impero di Valentiniano III ) di far unire in matrimonio i rispettivi figli. I vandali sbarcano a Roma e la spogliano delle sue ricchezze ( Sacco di Roma ). Grazie a un accordo tra Genserico e il papa Leone X, gli abitanti della città sono risparmiati dalle violenze. La devastazione dell'antica capitale romana ad opera dei vandali infieriscono uno duro colpo all'economia e alle ricchezze delle città, segnando uno degli ultimi capitoli della storia dell'impero romano di occidente.