Principato di Adriano
Il principato di Adriano inizia nel 117 d.C. dopo la morte dell'imperatore Traiano ( principato di Traiano ). Publio Elio Traiano Adriano viene presentato in Senato e adottato da Traiano come successore al trono imperiale poco prima di morire. Non avendo figli Traiano diventa il tutore del giovane Adriano dopo la morte dei suoi genitori. Adriano è un cittadino romano di origini spagnole ed è il primo imperatore romano della storia con origini non italiche. Come i suoi predecessori anche Adriano cerca di instaurare un principato in equilibrio di interessi tra senato e militari.
Politica di consolidamento. Sotto molti aspetti la politica di Adriano si distingue da quella di Traiano. A differenza di quest'ultimo, Adriano preferisce adottare una politica di consolidamento dei confini dell'impero, sospendendo quella espansionistica voluta di Traiano. Giudicando troppo lontane e indifendibili le terre conquistate dal suo predecessore in Mesopotamia, Adriano le assegna a un sovrano vassallo per concentrare gli sforzi economico-militari sulla sostenibilità delle altre frontiere dell'impero e, in particolar modo, per rafforzare la difesa sui confini più caldi. Durante il principato di Adriano sono costruite diverse opere architettoniche, alcune delle quali sono erette per rafforzare la difesa dei confini imperiali. Tra il 122 e il 127 d.C. l'imperatore Adriano completa in Britannia la costruzione di una fortificazione lunga oltre cento chilometri, detta Vallo di Adriano, per difendere la provincia romana dalle incursioni dei popoli settentrionali della Caledonia. Altre imporanti fortificazioni difensive sono realizzate lungo la frontiera del Danubio. Riorganizza l'apparato amministrativo dell'impero per migliorarne l'efficienza e agevola la colonizzazione delle terre conquistate assegnandole a cittadini romani. L'imperatore Adriano ispeziona di persona tutte le province romane, passando gran parte degli anni del suo principato in viaggio da un angolo all'altro del vasto territorio dell'impero romano, condividendo lo stile di vita militare dei legionari. La sua politica razionale, di equilibrio e di tolleranza gli consente di costruirsi un discreto consenso politico-militare.
Politica culturale di Adriano. L'imperatore Adriano è anche ricordato come un imperatore colto. Nel corso degli anni del suo principato viene sostenuta e finanziata una politica culturale finalizzata a promuovere la cultura greco-romana, le attività intellettuali, le arti, la letteratura e la filosofia. Sono realizzate diverse opere architettoniche che sottolineano la passione dell'imperatore per la cultura. Una delle più importanti giunta ai nostri giorni è senza dubbio la Villa di Adriano ( Villa Adriana ) nei pressi di Roma. Altre importanti opere architettoniche volute da Adriano sono la restaurazione del Pantheon e la costruzione del Tempio di Venere a Roma.
Morte di Adriano. Il principato di Adriano si conclude nel 138 d.C. con la morte dell'imperatore dopo una prolungata e dolorosa malattia. A lui viene dedicato un mausoleo imponente lungo la sponda destra del fiume Tevere. La grandezza del mausoleo è pari al consenso che l'imperatore ha saputo costruire nel corso del suo principato. La struttura del mausoleo di Adriano è oggi alla base del monumento di Castel Sant'Angelo ( Mole Adriana ) a Roma. Poco prima di morire l'imperatore Adriano adotta come suo successore Tito Aurelio Antonino ( Principato di Antonino Pio ) appartenente a una delle famiglie senatorie romane.