La caduta dell'impero romano di occidente
La fine dell'impero romano conclude una prolungata fase di decadenza della civiltà romana, iniziata a partire dal III secolo dopo Cristo. Nel corso del IV secolo l'impero romano viene suddiviso in due realtà distinte, l'impero di oriente e l'impero di occidente, per amministrare meglio il vasto territorio imperiale. Le invasioni barbariche e un processo di sgretolazione interna della civiltà romana determinano dapprima un impoverimento della parte occidentale dell'impero e successivamente la sua stessa fine. La fine dell'impero romano di occidente si verifica, in particolar modo, nei venti anni successivi all'assassinio dell'imperatore Valentiniano III ( impero di Valentiniano III ). In questi anni l'impero romano di occidente subisce diversi eventi negativi, ad esempio il sacco di Roma dei vandali ( 455 ) e la definitiva perdita di controllo dei territori in Gallia, in Spagna e nell'Illirico. La nomina degli imperatori è imposta dall'imperatore di oriente ( es.impero di Antemio Procopio ) e sempre più spesso anche dagli stessi regni barbarici ( es. impero di Avito ). Di fatto l'impero romano è già governato da barbari e da governatori esterni. Dal 457 al 472 quasi tutti gli imperatori romani sono nominati e controllati dal barbaro Ricimero, un generale goto-romano ( es. impero di Maggiorano, impero di Libio Severo, impero di Olibrio ). Quando il potere torna al patrizio Oreste e al giovane figlio Romolo-Augustolo ( impero di Romolo Augustolo ). Pochi mesi, nel 476 d.C. l'imperatore romano Romolo-Augustolo viene deposto dal barbaro Odoacre, uno dei generali di un esercito di barbari al servizio dell'impero romano Invece di nominare un nuovo imperatore, il barbaro Odoacre invia le insegne imperiali all'imperatore di oriente Zenone, ricevendo da quest'ultimo l'incarico di governare l'Italia. L'evento segna ufficialmente la fine dell'impero romano di occidente. Il fatto di prendere il 476 d.C. come data ufficiale della caduta dell'impero romano di occidente è, quindi, soltanto una mera convenzione storica.
- Continuismo. Secondo la tesi continuista la civiltà romana non termina nel 476 d.C. bensì continua nei primi regni barbarici. I barbari conservano le istituzioni romane e l'organizzazione economico-politica degli stati, nonché la stessa classe burocratica romana. Nel corso dei secoli gli stessi barbari assimilano la cultura romana per fonderla con l'identità barbarica. In alcuni casi i barbari rigettano la propria identità per abbracciare quella romana. Ad esempio, molte popolazioni barbariche si convertano al cristianesimo e al cattolicesimo romano, dimenticando i propri culti religiosi ( religione dei barbari ). In conclusione, secondo gli storici continuisti le istituzioni e i costumi dell'impero romano di occidente continuano a vivere anche nei regni barbarici del V e del VI secolo d.C.