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Impero di Romolo Augustolo

L'impero di Romolo Augustolo inizia nel 475 dopo l'insurrezione del generale Flavio Orazio, padre di Romolo Augustolo, e la fuga dell'imperatore Giulio Nepote ( impero di Giulio Nepote ) in Dalmazia. Essendo un barbaro, il generale Flavio Orazio non può essere nominato imperatore. Viene, quindi, proclamato imperatore suo figlio Flavio Romolo Augusto, di madre romana, che sale al trono imperiale a soli quattordici anni. Data la giovane età l'imperatore viene soprannominato con il diminutivo di "Augustolo". Dopo la nomina di Romolo Augustolo il potere continua a essere gestito "de facto" direttamente dal padre Flavio Orazio. L'impero romano si trova in una fase di grave e profonda crisi economica. Le casse dello stato non sono più sufficienti per pagare le truppe barbariche al soldo dell'esercito romano. Non essendo pagate, nel 476 le truppe barbariche degli eruli, degli sciuri e dei turcilingi nominano il capo barbaro Odoacre come proprio re e si rivoltano contro l'impero di occidente. Nello stesso anno Odoacre uccide il generale Oreste nei pressi di Piacenza, occupa Ravenna e depone l'imperatore Romolo Augustolo, a cui viene risparmiata la vita in virtù della giovane età. L'imperatore Romolo Augustolo viene esiliato a Napoli e le insegne imperiali sono consegnate all'imperatore di oriente Zenone che riconosce a Odoacre di governare per suo conto sull'Italia. Questo gesto segna per convenzione storica la fine dell'impero romano di occidente. Romolo Augustolo è l'ultimo imperatore di fatto della storia romana. La deposizione di Romolo Augustolo determina per convenzione anche la fine della storia antica e l'inizio del medioevo.

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Impero romano

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