Impero di Valente
L'impero di Valente comincia nel 364 quando Flavio Giulio Valente viene proclamato augusto dell'impero romano di oriente da suo fratello Valentiniano, augusto dell'impero romano di occidente ( impero di Valentiniano ). Nel 365-366 il neo-imperatore di oriente deve affrontare una pericolosa rivolta interna. Il generale Procopio, parente dell'imperatore Giuliano ( impero di Giuliano ) usurpa il trono di Valente e si fa acclamare imperatore dalle legioni di Costantinopoli. I due si scontrano nel 366 nella battaglia di Thyatira, dove Procopio viene sconfitto e giustiziato ( rivolta di Procopio ). Nel 367-369 l'imperatore Valente organizza una missione militare contro i goti, stanziati lungo il fiume Danubio, sconfiggendo in battaglia le tribù dei tervingi e dei grutungi ( prima guerra gotica di Valente ). È infine costretto ad accettare la tregua proposta dai goti per poter fare fronte a una nuova fase di espansionismo dei persiani sasanidi che, dopo aver ottenuto la Mesopotamia e l'Armenia dall'imperatore Gioviano ( impero di Gioviano ) puntano a estendersi sugli altri territori romani orientali. Tuttavia, Valente può limitarsi soltanto a contenere le ambizioni persiane-sasanide a causa della mancanza di legioni disponibile, dal 374 molti soldati romani sono impegnati nelle campagne occidentali. Nel 376, l'assenza di soldati spinge l'imperatore Valente ad accogliere nei confini romani i visigoti di Fritigerno, a loro volta spinti verso occidente dall'avanzata degli unni, a condizione che questi prestino servizio militare nell'impero romano. Nel 377 i visigoti si ribellano al comando romano e, dopo essersi riuniti con le altre tribù barbariche, sconfiggono l'esercito romano conquistando il pieno controllo sulla Tracia. Per punire il tradimento dei visigoti l'imperatore Valente organizza immediatamente una controffensiva militare contro i visigoti ( seconda guerra gotica di Valente ) senza attendere l'arrivo dei rinforzi dalle legioni dell'impero romano occidentale. Nel 378 le legioni di Valente e i goti di Fritigerno si scontrano nella battaglia di Adrianopoli. La fanteria delle legioni romane viene letteralmente sopraffatta e massacrata dalla cavalleria gotica. Lo stesso imperatore Valente viene ucciso in battaglia. La sconfitta di Adrianopoli segna un duro colpo alla stabilità e all'integrità territoriale dell'impero romano. La fanteria romana, fino a quel momento punto di forza delle legioni romane, si dimostra inefficace contro la cavalleria dei goti. Da un lato questo spinge i romani a dover modificare radicalmente il proprio modo di combattere dopo secoli e dall'altro spinge molte popolazioni barbariche a invadere i territori romani seguendo l'esempio dei visigoti. La disfatta di Adrianopoli è l'inizio della fine dell'impero romano. Alla morte di Valente, nel 378 l'imperatore di occidente Graziano nomina come nuovo imperatore di oriente il generale Teodosio ( impero di Teodosio ).