Magna Grecia
La Magna Grecia è il territorio colonizzato dai greci a partire dal VIII secolo a.C. in Italia. Fin dalla civiltà micenea i greci fanno scalo sulle coste della penisola italiana per le attività commerciali. Ne sono la prova i diversi reperti greci rinvenuti in Italia. Soltanto a partire dal VIII vi fondano i primi insediamenti. Il primo insediamento greco in Italia viene fondato sull'isola di Ischia dai calcidesi che, subito dopo, fondano anche le colonie di Cuma, Napoli, Reggio Calabria e Zancle sulle coste continentali. Dopo i calcidiesi anche i corinti, i rodiesi, gli achei e gli spartani fondano le proprie colonie sulle coste italiche. Le prime colonie greche in Magna Grecia sono le seguenti:
- Calcidiesi. I calcidiesi fondano le colonie di Cuma, Napoli, Reggio Calabria e Zancle.
- Corinti. I corinti fondano le colonie di Selinunte e Siracusa.
- Rodiesi. I rodiesi fondano le colonie di Agrigento e Gela.
- Achei. Gli achei fondano Crotone, Metaponto e Sibari.
- Spartani. Gli spartani fondano la colonia di Taranto nel mar Ionio.
In origine le colonie greche della Magna Grecia sono le principali mete degli emigranti e degli esuli greci. Grazie agli scambi commerciali con le popolazioni locali dell'entroterra riescono ad avviare una fiorente attività mercantile. La colonizzazione greca è particolarmente agevolata dalla crescita demografica greca e dalla conquista persiana delle colonie greche in Asia Minore della prima colonizzazione greca. In breve tempo le colonie greche in Italia raggiungono una potenza militare e politica simile alle poleis della madre patria. La Magna Grecia contribuisce indirettamente anche alla crescita culturale dell'Italia. Tra gli esuli greci figurano anche molti intellettuali e filosofi, fuggiti dalle colonie dell'Asia Minore, come Pitagora e Senofane, che qui vi fondano le proprie accademie e scuole filosofiche.
Guerre tra le colonie greche. Le colonie greche importano ed ereditano dalla madre patria anche la rivalità tra le poleis e l'organizzazione priva di uno stato unico. Ogni colonia cerca di imporre la propria egemonia sulle altre, conservando un forte legame politico con la rispettiva polis di origine dei fondatori. Questo instaura tra le colonie la medesima spinta alle guerra delle poleis greche. Nelle continue lotte sono rase al suolo le colonie di Siri e di Sibari, sui ruderi di quest'ultima gli ateniesi fondano la colonia di Turi. Un elemento di unificazione compare soltanto alla fine del V secolo a.C. quando le colonie di Turi, Crotone, Reggio Calabria e Metaponto si alleano dando vita alla Lega italiota al fine di difendersi dai lucani e dall'espansione di Siracusa e di Taranto. Ciò nonostante l'esercito di Siracusa sotto la guida del tiranno Dionigi I riesce a sconfiggere la Lega italiota e a radere al suolo Reggio Calabria. La sconfitta della Lega segna nel IV secolo a.C. l'ascesa di Taranto, in precedenza alleata di Siracusa, sulle coste ioniche.
Decadenza della Magna Grecia. Nei secoli a venire le colonie mantengono il proprio interesse soltanto sulle coste, subendo le continue invasioni dei popoli italici dell'entroterra. Spesso le colonie sono costrette a chiedere aiuto dalla madre patria Grecia per difendersi dai popoli italici. L'epoca della Magna Grecia si conclude nel III secolo a.C. con la vittoria dei romani nelle battaglie contro il re dell'Epiro Pirro giunto in aiuto di Taranto. La vittoria romana segna la sottomissione politica dell'intera penisola italica alla repubblica di Roma e il tramonto della Magna Grecia. Gran parte dei valori e della cultura greca sarà parzialmente assorbita dai conquistatori romani, continuando così a sopravvivere.