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Economia di scala

L'economia di scala è il fenomeno di riduzione del costo medio che si verifica al crescere della quantità della produzione e della dimensione di un'impresa quanto più è alta la capacità di produzione di un'impianto, tanto minore è il costo unitario per ciascuna unità di prodotto, in quanto in un medesimo periodo di tempo l'impianto può produrre una maggiore quantità di prodotti. Inoltre, la produzione su scala consente di utilizzare a pieno regime i macchinari, riducendo le inefficienze. Nel seguente diagramma cartesiano è rappresentata la curva del costo medio di produzione di un bene. L'incremento della quantità di produzione (q) riduce il costo unitario di produzione (c) fino al punto q2, detto valore di scala minima efficiente (SME). Oltre la quantità q2 il costo unitario (c) diventa correlato alla quantità di produzione (q) e inizia a salire.

ECONOMIA DI SCALA

Un'impresa di grandi dimensioni può beneficiare di diverse economie di scala. Dal punto di vista tecnico, I principali vantaggi dell'economia di scala in una grande impresa sono i seguenti:

  • Organizzazione. L'impresa di grandi dimensioni può utilizzare servizi, macchinari e funzioni aziendali in comune su più attività e linee di produzione. L'accentramento delle risorse permette di ottenere sinergie produttive ed evitare la duplicazione dei centri di spesa ( marketing, management, trasporti, informatica, contabilità, uffici, ecc. ). Ad esempio, un'impresa produttrice di frigoriferi e di automobili può utilizzare lo stesso servizio contabile o la stessa infrastruttura informatica, ottenendo un vantaggio di costo rispetto alle imprese che producono soltanto una tipologia di prodotto. In conclusione, l'organizzazione accentrata delle risorse elimina la duplicazione dei centri funzionali, ognuno dei quali ha un costo fisso e variabile, e li accentra in un unico centro a disposizione di tutti i comparti aziendali, riducendo il costo medio di produzione in tutte le attività dell'impresa.
  • Divisione del lavoro. Nella grande impresa il processo produttivo è suddiviso in piccole ed elementari operazioni di lavorazione, affidate a singoli lavoratori. La divisione del lavoro consente di ottenere una crescita della produttività a parità di risorse. Ogni singolo lavoratore si specializza a svolgere un'unica operazione, riuscendo così a svolgere una maggiore quantità di operazioni al giorno. Considerando lo stesso fenomeno in ogni operazione, l'impresa ottiene una maggiore quantità di produzione giornaliera. La stessa possibilità non può essere ottenuta in un'impresa di piccole dimensioni, in quanto il volume di produzione non rende conveniente la divisione del lavoro su più lavoratori e la forza lavoro a propria disposizione è limitata.
  • Fattori produttivi. Avendo una capacità di produzione più alta, le grandi imprese acquistano grandi quantità di fattori produttivi e di risorse. Questo gli consente di avere un potere negoziale più forte rispetto ai fornitori e di ottenere sconti sul prezzo di acquisto e/o condizioni più favorevoli ( minori spese di trasporto, dilazioni di pagamento, ecc. ) rispetto alla concorrenza.
  • Credito. Un'impresa di grandi dimensioni ha un potere finanziario molto alto e, quindi, può ottenere più facilmente credito su più canali ( credito, obbligazioni, azioni, autofinanziamento, ecc. ) rispetto a una piccola impresa. Le banche possono ottenere più facilmente le informazioni sulle grandi imprese. Grazie al volume di affari più alto, alla notorietà del brand e al patrimonio cospicuo, la grande imprese può presentare più garanzie al mercato bancario ( minore rischio di insolvenza ) e ottenere finanziamenti a un tasso di interesse più basso. Inoltre, spesso una grande impresa ha una forma giuridica di società per azioni e può ottenere la liquidità necessaria anche tramite i mercati finanziari ( Borsa ). Se la grande impresa opera su diversi mercati ( diversificazione ) ha anche un minore rischio di fallimento poiché può compensare le eventuali perdite di un settore con gli utili ottenuti dagli altri settori. In conclusione, il costo del finanziamento di una grande impresa è inferiore e, quindi, anche il costo medio di produzione è più basso.
  • Innovazioni tecnologiche. Un'impresa di grandi dimensioni può accentrare le attività di ricerca in un unico centro R&S, riducendo i costi fissi, e dedicare a questo settore più mezzi finanziari. L'attività di ricerca su più campi consente di ottenere più risultati in quanto, essendo organizzato da un'unica azienda, il know-how è condiviso tra tutti i team di ricerca. È quindi in grado di produrre innovazioni di processo e di prodotto, o un miglioramento della qualità del prodotto, a un costo inferiore rispetto alle piccole e medie imprese.
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