Saggio marginale di sostituzione tecnica
Il saggio marginale di sostituzione tecnica è la misura della sostituibilità tecnica dei fattori produttivi a parità di produzione e di tecnologia utilizzata. È conosciuto anche con l'abbreviazione SMST o con il termine inglese Marginal Rate of Techincal Substitution ( MRTS ). Il saggio marginale di sostituzione tecnica misura l'incremento di impiego di un fattore produttivo X1 quando si riduce l'impiego dell'altro fattore produttivo X2 e viceversa, a parità di quantità di prodotto finale ossia restando sulla stessa curva di isoquanto. Data una funzione di produzione a due fattori, il saggio marginale di sostituzione tecnica può essere scritto nel seguente modo:
Dal punto di vista grafico il saggio marginale di sostituzione tecnica equivale alla pendenza dell'isoquanto ossia all'inclinazione della retta tangente in un determinato punto della curva di isoquanto. Essendo gli isoquanti una curva inclinata negativamente anche il valore del saggio marginale di sostituzione tecnica è negativo. Come si può vedere nel diagramma seguente la pendenza dell'isoquanto varia in ogni punto della curva. Ad esempio, la retta tangente al punto A è più inclinata rispetto alla retta tangente al punto B. Come si vedrà nel paragrafo seguente, ciò è direttamente collegato alle produttività marginali dei fattori produttivi e alla legge della produttività marginale decrescente.
Il saggio marginale di sostituzione tecnica è uguale al rapporto inverso tra le produttività marginali dei due fattori produttivi. In condizioni di concorrenza perfetta, il rapporto tra le produttività marginali dei due fattori produttivi è a sua volta uguale al rapporto dei prezzi dei due fattori produttivi. Qui di seguito riportiamo la dimostrazione matematica della relazione tra il saggio marginale di sostituzione tecnica ( SMST ) e le produttività marginali dei fattori.
Unità di misura dei fattori. Il valore del saggio marginale di sostituzione tecnica dipende dall'unità di misura scelto per misurare le quantità impiegate dei singoli fattori produttivi. Per ottenere una misura più generale è, invece, preferibile calcolare l'elasticità di sostituzione.
