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equilibrio del produttore

L'equilibrio del produttore consiste nella combinazione ottimale dei fattori produttivi della produzione da parte dell'impresa, nel rispetto del proprio vincolo dei costi di produzione. È la combinazione che consente al produttore di ottenere la maggiore quantità di prodotto dalle risorse a propria disposizione. L'equilibrio del produttore è un ottimo di produzione e coincide con l'allocazione ottimale dei fattori L'equilibrio può essere rappresentato graficamente ed è individuato nel punto di tangenza tra la curva di isoquanto più esterna con la retta di isocosto del produttore.

EQUILIBRIO DEL PRODUTTORE

La retta di isocosto mostra le combinazioni dei fattori acquistabili entro la capacità di spesa del produttore ( C ). Ogni punto della retta di isocosta rappresenta sul piano le combinazioni dei fattori produttivi ( K, L ) a parità di spesa ( C ). Le combinazioni esterne alla retta di isocosto non possono essere acquistate dal produttore per insufficiente capacità di spesa del produttore. Le curve di isoquanto, invece, rappresentano le combinazioni dei fattori produttivi che consentono di produrre una determinata quantità di produzione. Tutti i punti di una curva di isoquanto sono associati a una stessa quantità di produzione finale ( Y ). Quanto più un isoquanto è esterno, lontano dall'origine, tanto maggiore è la produzione associata alle combinazioni dei fattori. Nel punto A il produttore raggiunge l'isoquanto più esterno, ossia massimizza la produzione (Y1), utilizzando appieno le risorse a propria disposizione (C). Nell'equilibrio del produttore ( punto A) la pendenza della retta di isocosto ( saggio marginale di trasformazione ) eguaglia la pendenza della curva di isoquanto ( saggio marginale di sostituzione tecnica ).

UGUAGLIANZA SAGGIO MARGINALE DI SOSTITUZIONE TECNICA E SAGGIO MARGINALE DI TRASFORMAZIONE

Nel punto di equilibrio ottimale i prezzi relativi dei fattori produttivi eguagliano il rapporto inverso tra le produttività marginali degli stessi. Se così non fosse, al produttore converrebbe modificare la combinazione dei fattori per massimizzare la produzione a parità di spesa ( C ). Il significato economico dell'uguaglianza diventa immediatamente comprensibile con alcuni passaggi algebrici.

EGUAGLIANZA PRODUTTIVITA MARGINALE DEI FATTORI

Nel punto di equilibrio ottimale la produttività marginale ( ponderata al prezzo ) dei fattori deve essere uguale ( uguaglianza delle produttività marginali dei fattori ).

PMAK = PMAL

Ad esempio, se la produttività marginale del lavoro fosse superiore alla produttività marginale del capitale ( PMAL > PMAK ) al produttore converrebbe aumentare la quantità impiegata del fattore di lavoro ( +ΔL ), riducendo quella del fattore capitale ( -ΔK ). In tal modo otterrebbe una maggiore quantità di produzione ( Y ) a parità di spesa ( C ). Questo caso è rappresentato graficamente nel punto B del diagramma cartesiano.

EGUAGLIANZA PRODUTTIVITA MARGINALI DEI FATTORI

Inizialmente il produttore si trova nel punto B, sostiene una spesa C per acquistare la combinazioni di fattori produttivi ( L0, K0 ) e produce Y0 unità di prodotto. Si tratta, però, di un'allocazione inefficiente. Nel punto B la produttività marginale del lavoro è superiore alla produttività marginale del capitale. Al produttore conviene aumentare la quantità impiegata del lavoro riducendo quella del capitale. Man mano che il produttore aumenta la quantità impiegata del fattore lavoro ( +ΔL ) a scapito del capitale ( +ΔL ), si riduce la produttività marginale del lavoro ( PMAL ) e aumenta quella del capitale ( PMAK ). La spesa totale del produttore ( C ) non cambia poiché gli spostamenti avvengono sulla retta di isocosto. L'equilibrio del produttore si sposta progressivamente dal punto B iniziale verso il punto A. Il processo si conclude quando i fattori produttivi hanno la stessa produttività marginale ponderata al prezzo ( PMAL = PMAK ). Al termine del processo il produttore ha aumentato la produzione ( Y1 > Y0 ) a parità di spesa ( C ). Il nuovo equilibrio del produttore è il punto A. La dimostrazione matematica del vantaggio del produttore è la seguente:

DIMOSTRAZIONE MATEMATICA

Allocazioni inefficienti. Nei punti B e C il produttore utilizza appieno le risorse a proprie disposizione, sostenendo una spesa complessiva pari a C ( costo totale ). Pur rispettando il vincolo di bilancio del produttore ( capacità di spesa ), i punti B e C sono allocazioni inefficienti dei fattori in quanto intersecano l'isoquanto Y0 che, essendo più interno rispetto all'isoquanto Y1, è associato a un livello di produzione inferiore. In conclusione, pur spendendo lo stesso costo di produzione ( C ) della combinazione A, nei punti B e C il produttore ottiene una quantità di prodotto inferiore ( Y0 < Y1 ).

ESEMPIO DI ALLOCAZIONI INEFFICIENTI ( B, C ) E IMPOSSIBILI ( D )

Allocazioni impossibili. Il punto D rappresenta il caso di un'allocazione economicamente impossibile dei fattori produttivi. Ogni punto dell'isoquanto Y2 risiede in uno spazio esterno alla retta di isocosto, pertanto il produttore non possiede sufficiente capacità di spesa ( C ) per acquistare le combinazioni dei fattori produttivi. Si tratta, pertanto, di un'allocazione economicamente impossibile da raggiungere.

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