Industria a costi decrescenti

L'industria a costi decrescenti è un tipo di equilibrio di lungo periodo in cui i costi medi sono decrescenti rispetto produzione. Un incremento della quantità di produzione riduce il costo medio di produzione e, indirettamente, anche il prezzo di mercato del bene. Una industria a costo decrescenti è rappresentata sul diagramma cartesiano, ponendo sull'asse delle ascisse la quantità di produzione dell'industria e sull'asse delle ordinate il prezzo del prodotto. La curva dei costi medi ( offerta di lungo periodo ) ha un'inclinazione negativa ( decrescente ).

Nella situazione iniziale l'equilibrio di mercato è il punto E₁. In questo punto la domanda D' e l'offerta S' di breve periodo sono uguali e il prezzo P₁ eguaglia il costo medio ( AC ). L'aumento della domanda di mercato sposta la curva di domanda verso destra ( fase 1 ) determinando un nuovo punto di equilibrio E₂. Il punto di equilibrio E₂ è, tuttavia, un equilibrio temporaneo di breve periodo. Nel lungo periodo il numero delle imprese in un mercato è variabile, si adegua in base alla presenza o meno di un extraprofitto. Il punto di equilibrio E₂ genera un extraprofitto, pari alla differenza tra il nuovo prezzo di mercato ( P₂ ) e il costo medio di produzione ( AC ), a vantaggio delle imprese esistenti nell'industria. L'extraprofitto spinge le nuove imprese competitor a entrare nel mercato generando un'espansione della produzione offerta. La curva di offerta S' si sposta verso destra ( fase 2). Lo spostamento della curva di offerta termina nel punto di equilibrio E₃, dove la domanda D" eguaglia l'offerta S" e il prezzo di mercato p3 eguaglia i costi medi ( AC ). Essendo i costi medi decrescenti, il nuovo prezzo di equilibrio p₃ è minore rispetto al prezzo iniziale p₁.