Costo variabile
Il costo variabile è la componente del costo totale che varia al variare della quantità di produzione. I costi variabili sono spesso associati alla quantità di impiego dei fattori produttivi nel breve periodo. Alcuni esempi di costi variabili sono il lavoro, la manodopera, le materie prime, l'energia, ecc. Nel seguente diagramma cartesiano i costi variabili sono rappresentati tramite la retta CV. La retta CV è in funzione crescente con il volume di produzione ed è nulla in caso di produzione zero.
Nel breve periodo un'impresa può aumentare la quantità di produzione agendo esclusivamente sulla quantità di utilizzo dei fattori produttivi ( costi variabili ) mentre non può modificare in alcun modo la tecnologia e la capacità produttiva degli impianti ( costi fissi ). Ad esempio, per soddisfare un aumento improvviso della domanda nel breve periodo l'impresa può aumentare la produzione a parità di impianti ( tecnologia ) ossia utilizzando gli impianti già operativi. Non avrebbe il tempo sufficiente per modificare la capacità produttiva dell'impianto ( costo fisso ). L'incremento della produzione a parità di impianto implica un maggiore consumo di fattori produttivi, di materie prime, di lavoro, di energia, ecc. Tutte queste voci sono costi variabili poiché variano in relazione alla quantità di produzione.