Civiltà mesopotamica
La civiltà mesopotamica si sviluppa nell'antichità nella vasta regione compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate. In questi territori fioriscono le prime civiltà della storia umana nel IV millennio avanti Cristo. La prima grande civiltà della Mesopotamia nasce all'incirca nel 3000 a.C. dai sumeri, un popolo di origine sconosciuta che qui vi fonda la prime città monumentali come Ur, Uruk, Lagash, Erech. Nel corso dei secoli a venire la regione diventa meta per altri popoli che si alternano nel dominio della Mesopotamia. Nel 2380 a.C. gli accadi guidati dal re Sargon espandono i propri territori fino ad inglobare gran parte dei territori della Mesopotamia. Nel III millennio avanti Cristo si insediano in Mesopotamia anche le popolazioni semitiche degli amorrei e degli elamiti. Nel 1730 a.C. sono proprio questi ultimi, gli amorrei, a dar vita ad un nuovo grande impero con il re Hammurabi di Babilonia. I babilonesi dominano incontrastati sulle città della Mesopotamia ma nell'area ben presto si affacciano nuovi popoli conquistatori, in particolar modo gli ittiti e i cassiti. Nel 1530 a.C i cassiti travolgono l'impero babilonese. Nel 1110 a.C. la Mesopotamia viene invasa e conquistata dalla popolazione guerriera degli assiri che dapprima occupano i territori e successivamente ne dividono il potere con i babilonesi dando vita al secondo impero babilonese (o impero assiro-babilonese). Nel 538 a.C. l'impero assiro-babilonese crolla definitivamente sotto la spinta espansionista della popolazione dei persiani che sottomettono l'intera regione al potere di re Ciro di Persia.