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Anno dei quattro imperatori

L'anno dei quattro imperatori è un periodo storico tra il 68 e il 69 d.C. della storia di Roma in cui regnano quattro imperatori ( Galba, Otone, Vitelio e Vespasiano ). Il periodo è conosciuto anche come guerra civile romana del 68-69 per gli scontri armati tra le legioni romane schierate per una fazione politica o per l'altra. L'anno dei quattro imperatori ha inizio con la morte di Nerone. Agli inizi del 68 il prefetto del pretorio Ninfidio Sabino si allea segretamente con Servio Sulpicio Galba, governatore della provincia romana della Spagna Tarraconese, e inizia a tramare contro l'imperatore Nerone fornendogli notizie preoccupati sulle rivolte delle legioni fino a spingerlo al suicidio il 6 giugno 68.

  • Principato di Galba. Il principato di Galba dura 7 mesi. Alla morte di Nerone il senato romano nomina Galba come nuovo imperatore romano. Già acclamato imperatore dalle proprie truppe di stanza in Lusitania, Galba torna a Roma per assumere la guida dell'impero romano Il clima politico durante il principato di Galba è critico, le insurrezioni e le congiure sono all'ordine del giorno. Lo stesso ex prefetto Ninfidio Sabino nel luglio del 68 cerca di usurpare il comando a Galba ma viene ucciso dai pretoriani. Il principato di Galba è appoggiato dal senato ma fortemente inviso dal popolo e dai militari. Per risanare le finanze dello Stato l'imperatore Galba innalza le tasse e sospende il pagamento delle ricompense alle legioni della Germania per aver sconfitto l'usurpatore Vindice e alla stessa guardia pretoriana romana per aver favorito la sua ascesa alla guida dell'impero. Sono gli stessi pretoriani ad assassinare Galba il 15 gennaio 69, obbligando il senato romano a nominare imperatore il governatore della Lusitania Otone.
  • Principato di Otone. Il principato di Otone dura soltanto 4 mesi. I pretoriani depongono Galba e nominano imperatore Otone il 15 gennaio 69. Il principato di Otone è breve e complesso. Il senato romano approva la sua nomina di Otone sotto la minaccia delle armi dei pretoriani ma rimpiange la politica di Galba. La nomina di Otone spinge alla rivolta le legioni romane della Germania Inferiore che eleggono a loro volta come imperatore il loro comandante Aulo Vitellio Germanico detto Vitellio. L'esercito di Vitellio e quello di Otone si scontrano il 14 aprile 69 nella prima battaglia di Bedriaco dove le truppe di Otone sono sconfitte e lo stesso Otone si suicida pur di non essere catturato. Con la vittoria nella prima battaglia di Bedriaco il generale Vitellio diventa l'unico principe e imperatore romano.
  • Principato di Vitellio. Il principato di Vitellio dura 8 mesi. L'ascesa di Vitellio alla guida dell'impero romano è invisa alle legioni romane di stanza nelle province romane orientali. Nel luglio del 69 le truppe stanziate in Oriente per reprimere la rivolta degli ebrei proclama imperatore il proprio comandante Flavio Vespasiano. La rivolta di Vespasiano contro Vitellio trova immediatamente l'appoggio di altri comandanti romani, in particolar modo del generale Antonio Primo e delle truppe romane stanziate in Mesia. Vespasiano lascia nelle mani del figlio Tito il compito di continuare la repressione della rivolta ebraica per organizzare la guerra contro Vitellio. I due eserciti romani si scontrano nuovamente nei pressi di Bedriaco il 24 ottobre 69. Nella seconda battaglia di Bediacro l'esercito di Vitellio viene sconfitto da quello di Antonio Primo. Dopo la vittoria le truppe di Antonio Primo possono marciare ed entrare a Roma dove l'imperatore Vitellio viene catturato e giustiziato in pubblico il 22 dicembre 69.
  • Principato di Vespasiano. Il principato di Vespasiano comincia ufficialmente il 1° luglio 69 con la nomina a imperatore da parte delle truppe romane di stanza in Oriente. La sconfitta e la morte di Vitellio nella seconda battaglia di Bedriaco consentono a Vespasiano di tornare a Roma come nuovo imperatore. L'ascesa di Vespasiano segna anche l'inizio della dinastia Flavia.

L'ascesa di Vespasiano conclude l'anno dei quattro imperatori e la guerra civile tra le legioni romane iniziata dopo la morte di Nerone. L'imperatore Vespasiano lascia al figlio Tito il compito di continuare la repressione delle rivolte ebraiche e si reca immediatamente a Roma dove ripristina la disciplina militare nell'esercito e risana la finanza romana in stretta collaborazione con il senato romano. Con il principato di Vespasiano l'impero romano ritrova un equilibrio sociale e politico-militare in grado di garantire la stabilità e l'ordine entro i confini dell'impero romano.

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