Zenone ( imperatore bizantino )

Zenone è un imperatore romano bizantino. È il primo imperatore di oriente dopo la caduta dell'impero romano di occidente ed è pertanto considerato nella storia medievale come il primo imperatore bizantino ( impero bizantino ).

La vita e l'ascesa di Zenone

Zenone nasce nel 430. Il suo vero nome è Tarasis ed è il capo degli isauri. Nel 466 stipula un'alleanza con l'imperatore romano di oriente Leone I, suggellata dal matrimonio di Tarasis con la figlia dell'imperatore Aradne. Per favorire la sua ascesa politica Tarasis sceglie di cambiare il proprio nome isaurico con il nome Zenone, più accettabile dalla popolazione di Costantinopoli.

Alla sua ascesa politico-militare si oppone Aspare, il capo dei goti al servizio dei bizantini, che tenta più volte di allontanare e di far uccidere Zenone.

Nel 471 l'imperatore Leone ordina l'uccisione a tradimento di Aspare, agevolando il figlio di Zenone e di Aradne alla successione imperiale.

Dopo la morte dell'imperatore Leone I nel 474, gli succede al trono per pochi mesi Leone II sotto la reggenza del padre Zenone. Il regno di Leone II dura pochi mesi. Nello stesso anno (474) il giovane imperatore muore a causa di una malattia e, quale reggente e padre di Leone II, Zenone può salire al trono di Bisanzio con il titolo di imperatore.

Nonostante le trame di palazzo e i tentativi di usurpazione del trono imperiale da parte di Basilisco ( 475 ), Marciano ( 479 ) e Leonzio, l'imperatore Zenone riesce a mantenere il potere nelle proprie mani.

La fine dell'impero romano di occidente

L'imperatore Zenone assiste al crollo dell'impero romano di occidente. Nel 476 il barbaro Odoacre conquista l'impero romano di occidente e invia a Zenone le insegne imperiali romane. L'imperatore di oriente Zenone accetta le insegne, preferendo non intervenire militarmente, e conferisce a Odoacre il compito di governare l'Italia. Il rapporto tra Odoacre e Zenone peggiora progressivamente negli anni successivi. Preoccupato dall'espansionismo verso oriente di Odoacre, l'imperatore romano-bizantino Zenone gli invia contro prima i rugi e poi gli ostrogoti di Teodorico ( 487 ).

Il dibattito religioso sul monofisismo

Dal punto di vista religioso l'imperatore Zenone si oppone al monofisismo, tra i quali annovera diversi avversari politici, ma è disposto ad aprire un dialogo tra le opposte dottrine teologiche. Zenone emana un decreto per intervenire sulle questioni religiose della Chiesa, alla ricerca di un compromesso tra la posizione anti-monofisita del Concilio di Calcedonia e il monofisismo.

La scomunica di Zenone

La posizione conciliante di Zenone viene interpretata dal papa come un tentativo di imporre l'autorità imperiale sulle questioni religiose ( cesaropapismo ) e lo stesso Zenone viene scomunicato dal papa per eresia. La scomunica di Zenone segna una frattura tra la Chiesa di occidente e l'impero romano di oriente. Le due parti si riappacificano soltanto nel 519 sotto l'impero di Giustino.

La morte

L'imperatore bizantino Zenone muore nel 491 senza lasciare eredi. Gli succede sul trono di Costantinopoli l'imperatore Anastasio I.

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