Impero di Valentiniano III
L'impero di Valentiniano III inizia nel 425 dopo la morte dell'imperatore di occidente Onorio ( impero di Onorio ) e un breve periodo di usurpazione. Valentiniano è il figlio di Galla Placidia, sorella di Onorio, e del generale romano Costanzo III. Grazie all'intervento dell'imperatore di oriente Teodosio II ( impero di Teodosio II ) contro l'usurpatore Giovanni, Flavio Placido Valentiniano ascende giovanissimo al trono di occidente. La gestione dell'impero di occidente viene, di fatto, esercitata dalla madre Galla Placidia e dal generale romano Flavio Ezio. Per consolidare la vicinanza politica tra oriente e occidente, nel 437 l'imperatore Valentiniano III prende in sposa Licinia Eudossia, figlia dell'imperatore di oriente Teodosio II. Durante l'impero di Valentiniano III l'impero romano di occidente conosce una rapida fase di declino e decadenza in cui dilagano le invasioni barbariche. La debolezza di Valentiniano III è ulteriormente aggravata dalla continua lotta intestina dei generali Ezio e Bonifacio.
Invasione dei vandali in Africa. Nel 429 i vandali di Genserico attraversano lo Stretto di Gibilterra, spinti verso sud dall'avanzata dei goti in Spagna, e conquistano gran parte dei territori della provincia romana d'Africa. L'avanzata dei vandali non viene fermata nemmeno dall'unione dell'esercito romano di occidente del generale Bonificio con quello di oriente del generale Asper. Nel 435 i romani sono costretti a riconoscere le conquiste dei vandali in Mauritania e Numibia ( tregua di Trigezio ) pur di salvare i territori di Cartagine, le province di Proconsolare e Byzacena. La tregua dura però soltanto pochi anni. Nel 439 i vandali violano gli accordi e conquistano Cartagine. L'invasione degli unni nei territori orientali impedisce ai romani di impegnarsi in una nuova guerra in Nord Africa. L'impero romano di occidente è quindi costretto a riconoscere il dominio dei vandali a Cartagine. La perdita della provincia romana in Nord Africa provoca una forte contrazione dell'offerta di grano in Italia e un ulteriore aumento della pressione fiscale a carico della popolazione romana.
Invasione degli unni. Gli unni sono una popolazione di origine asiatica che si stanzia nell'Europa orientale nel V secolo. Il loro arrivo in Europa spinge verso occidente tutte le altre popolazioni barbariche. Gli unni non sono sempre nemici dei romani che, in diverse occasioni, li utilizzano come mercenari. Nel corso della prima metà del V secolo gli unni ottengono dai romani diversi territori, in particolar modo la Pannonia, nonché il versamento di molti tributi sia dall'imperatore di occidente che di oriente. Nel 450 la morte dell'imperatore di oriente Teodosio II destabilizza gli accordi diplomatici tra gli unni e i romani. Il successore di Teodosio II, Flavio Marciano, interrompe il pagamento dei tributi al re degli unni Attila che, sapendo di non poter cingere d'assedio Costantinopoli per molti mesi, invade i territori dell'impero di occidente. Una richiesta di aiuto scritta dalla sorella di Valentiniano III, Giusta Grata Onoria, al re degli unni viene colta come il pretesto per invadere l'occidente. L'invasione degli unni in Gallia viene fermata nel 451 dall'esercito romano e dai visigoti, sotto il comando del generale Ezio, nella battaglia dei Campi Catalaunici. Nonostante la sconfitta gli unni di Attila ripiegano e invadono l'Italia ma, alla fine, sono costretti a ritirarsi definitivamente in Pannonia dalle pestilenze e dalle carestie.
Morte di Valentiniano III. La vittoria del generale Ezio contro Attila segna l'apice della sua popolarità ma anche la sua fine. Il lungo predominio politico del generale Ezio gli causa le invidie degli uomini di corte e dello stesso imperatore Valentiniano III. Nel 454 è lo stesso imperatore a uccidere a tradimento il generale Ezio con la propria spada, dopo averlo convocato al palazzo imperiale. La morte del generale Ezio determina indirettamente anche la fine dell'imperatore. Senza più un uomo forte al suo fianco, nel 455 Valentiniano III viene a sua volta assassinato in una congiura di corte organizzata da Petronio Massimo che gli succede al trono ( impero di Petronio Massimo ). Con la morte di Valentiniano III e, soprattutto, del generale Ezio l'impero entra in una rapida fase di decadenza che porterà alla fine dell'impero romano di occidente nell'arco di venti anni.
