Tariffa a due stadi

La tariffa a due stadi è una strategia dei prezzi in cui l'impresa monopolista suddivide il prezzo in una componente fissa ( es. canone ) e in una componente variabile ( es. tariffa a consumo ) per massimizzare la rendita del produttore. La tariffa a due stadi è una strategia di discriminazione di prezzo del secondo grado, in quanto l'impresa non conosce la disponibilità a pagare degli acquirenti e non può pertanto attuare una segmentazione del mercato. L'unica informazione a disposizione del venditore è il comportamento degli acquirenti in termini di unità acquistate / consumate. Nella strategia della tariffa a due stadi il venditore adotta un prezzo non lineare, legando la tariffa di vendita alla quantità consumata dagli acquirenti, insieme a una componente fissa. Il prezzo è, quindi, composto dalla seguente formula:

P=F + Pv·q

Nella strategia a due stadi l'impresa fissa la tariffa al consumo al livello del costo marginale ( MC ) al fine di massimizzare l'area del surplus totale. In tale circostanza la quantità di offerta del bene/servizio è superiore a quella di monopolio (qM) ed è pari alla quantità di offerta in regime di concorrenza perfetta (qC).

TARIFFA A DUE STADI

In regime di concorrenza perfetta l'area del surplus F è completamente a favore del consumatore ( rendita del consumatore ). Nel caso della strategia della tariffa a due stadi, invece, il venditore si appropria interamente del surplus tramite la componente fissa ( F ) del prezzo. L'impresa sceglie una quota fissa F tale da eguagliare l'intero surplus che, in tal modo, cessa di essere una rendita del consumatore trasformandosi in una rendita del produttore. Nel seguente grafico è rappresentato il passaggio da una situazione di equilibrio di monopolio (eC) a un situazione di equilibrio con tariffa a due stadi (ec).

TARIFFA A DUE STADI ED <a href='/equilibrio' _fcksavedurl='/equilibrio'>EQUILIBRIO</a> DI MONOPOLIO

La strategia della tariffa a due stadi (eC) consente all'impresa monopolista di ottenere un beneficio superiore (A+B+C) rispetto a quello ottenibile adottando il prezzo di monopolio (A). In un equilibrio di monopolio il prezzo PM è determinato dall'uguaglianza tra costo marginale ( MC ) e ricavo marginale ( MR ). In regime di monopolio l'impresa ottiene un profitto pari soltanto all'area verde A, in quanto l'area B è la rendita del consumatore mentre l'area C è la parte del surplus che si perde a causa del volume minore di produzione (qM) di monopolio. Nella strategia della tarifa a due stadi l'impresa riduce la tariffa variabile a Pv e ciò gli consente di aumentare la quantità di produzione da qM a qC e di ampliare l'area del surplus totale da (A+B) a (A+B-C). A questo punto l'impresa può assorbire l'intera area del surplus totale (A+B+C) fissando la componente fissa del prezzo a un livello di pari valore (F). L'impresa monopolista può formulare diverse tariffe a due stadi per il medesimo servizio, lasciando al consumatore ( acquirente ) la possibilità di scegliere quella più conveniente in base ai suoi consumi. Ad esempio, nei seguenti diagrammi sono rappresentate le curve di domanda di due tipologie di utenti e due piani di offerta a due stadi, un'offerta con canone fisso più basso ( F1 ) e tariffe al consumo più alte ( V1 ), un'altra offerta con canone fisso più alto ( F2 ) e tariffe al consumo più basse ( V2 ).

TARIFFA A DUE STADI

L'utente A domanda una quantità minima del bene ed è poco sensibile alle variazioni di prezzo ( domanda rigida ). L'utente B domanda una grande quantità del bene ed è molto sensibile alle variazioni di prezzo ( domanda elastica ). Date le preferenze, l'utente A preferisce l'offerta con il canone più basso ( F1 ) anche se deve pagare una tariffa variabile più alta ( V1 ). L'utente B, invece, preferisce l'offerta con tariffa variabile più bassa ( V2 ) anche se deve pagare una quota fissa più elevata ( F2 ). Il seguente diagramma rappresenta in modo più evidente la convenienza della prima offerta per l'utente A e della seconda offerta per l'utente B.

TARIFFE A DUE STADI

Nella strategia delle tariffe a due stadi si verifica un'autoselezione da parte degli acquirenti. Non è il venditore a decidere quale offerta applicare per ogni singolo acquirente, bensì è l'acquirente ( utente ) a scegliere il piano di offerta più conveniente per le proprie esigenze. Per questa ragione la strategia dei prezzi basata sulla tariffa a due stadi è considerata una forma di discriminazione di prezzo del secondo grado.

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note


  • Profitto superiore rispetto al monopolio. La strategia della tariffa a due stadi consente all'impresa monopolista di ottenere un profitto superiore a quello che otterrebbe in equilibrio di monopolio. Il sistema di tariffe a due stadi, ognuna delle quali è suddivisa in quota fissa e quota variabile, permette all'impresa monopolista di assorbire l'intero surplus totale.


Monopolio


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