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Caligola

Gaio Giulio Cesare Germanico, detto Caligola, nasce nel 12 d.C. dall'unione di Germanico e Agrippina Maggiore. Suo padre Germanico gode di un'immensa fama di generale sia nel popolo sia nei ranghi militari. A soli due anni Gaio Giulio Cesare marcia abbigliato da legionario davanti alle truppe vittoriose di suo padre e da quel momento in poi viene chiamato Caligola (ovvero 'calzetta') dai legionari a causa delle sue piccole calzature militari.

La morte del padre Germanico

Suo padre Germanico è un'abile generale il cui valore è riconosciuto in ogni rango militare. La popolarità di Germanico è talmente grande da preoccupare lo stesso imperatore Tiberio che non esita ad allontanarlo da Roma inviandolo in missione militare in oriente. Come spesso accade in questi casi, Germinico trova nella difficile missione ad Antinochia una morte prematura dopo aver contratto una malattia ignota ed incurabile. Alla morte del del padre Caligola viene affidato a Livia e successivamente ad Antonia, le cui case sono spesso frequentate da principi orientali in visita. Il contatto con la cultura orientale influenza il giovane Caligola ed alimenta la sua ammirazione per il culto della persona.

Tiberio sceglie Caligola come suo successore

Giunto alla fine dei suoi anni l'imperatore Tiberio designa come suo successore il giovane Caligola e lo accoglie nella famosa villa imperiale di Capri ove l'imperatore passa i suoi ultimi anni di vita. L'imperatore Tiberio non vede in Caligola un pericolo mentre teme e disprezza il fratello di Germanico (Tiberio Claudio Druso). Alla morte di Tiberio, nel 37 d.c. Caligola diventa imperatore a soli 25 anni. Pur non avendo alcuna preparazione per il massimo incarico imperiale viene accolto con gioia e con fiducia dall'esercito e dal popolo in nome del ricordo di suo padre Germanico. Tuttavia l'euforia iniziale si spegne rapidamente. Il regno di Caligola è caratterizzato dal disprezzo dell'imperatore per le istituzioni e per il Senato di Roma. L'imperatore Caligola esercita il potere in modo talmente arbitrario e crudele da diffondere in breve tempo il terrore tra il popolo di Roma. Le sue liste di proscrizione sono numerose e spesso il risultato di decisioni al limite della follia. Questo perlomeno è il ritratto lasciato alla storia. In realtà Caligola si schiera politicamente contro il potere dei senatori di Roma ed è da questi ricambiato con una propaganda diffamatoria. La giovane età di Caligola e l'immenso potere nelle mani non gli consente di comprendere il malcontento. La sua palese ammirazione per la moda orientale, le spese dissolute per garantire il lusso della sua corte e la presunta pretesa di essere considerato pari ad una divinità alimenta il malcontento popolare e nell'esercito.

La morte dell'imperatore Caligola a soli 29 anni

Nel 41 d.C. Caligola è assassinato dalle guardie pretoriane a soli 29 anni. Le stesse guardie che assassinano Caligola scelgono il suo successore ed eleggono a imperatore Tiberio Claudio Druso, fratello di Germanio e zio di Caligola. La scelta di Claudio non è casuale. Dopo l'esperienza del giovane Caligola i senatori vanno alla ricerca di una figura debole. Tiberio Claudio Druso è vissuto per tutti i suoi anni all'ombra della corte imperiale di Caligola di cui è la preferita preda di scherno. Forse per questa sua indole debole e innocua, Claudio viene risparmiato dallo stesso Caligola nelle varie liste di proscrizione e con molta probabilità per lo stesso motivo le guardie pretoriane lo acclamano imperatore. La Roma del dopo Caligola ricerca un'imperatore debole e facilmente manipolabile.

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