Monitor ( schermo del computer )
Il monitor ( schermo video ) è una periferica di output del computer. Il monitor è il dispositivo hardware che consente al computer di comunicare con l'esterno e di visualizzare i risultati dell'elaborazione dati ( output ) in una forma naturale, facilmente comprensibile per l'utente, e l'interfaccia grafica durante l'esecuzione di un software. Lo schermo video permette di visualizzare documenti, immagini e altre tipologie di dati generati da un computer. Lo schermo di un monitor è suddiviso in righe, colonne e punti ( pixel ). L'insieme dei pixel permette di comporre sullo schermo immagini e/o caratteri alfanumerici. Ogni punto dello schermo ( pixel ) può essere temporaneamente acceso in un colore diverso, miscelando le sorgenti di colore rosso, verde e blu ( RGB - Red, Green, Blue ). L'accensione dei pixel dura soltanto una frazione di secondo. L'informazione visualizzata sullo schermo è, pertanto, una copia volatile (soft copy ). Per questo motivo l'immagine deve essere ripetutamente riprodotta più volte sullo schermo nell'arco di un secondo ( refresh / frequenza di refresh ). Quanto più l'immagine viene "rinfrescata" in un secondo, tanto più appare fissa e stabile.
L'immagine viene riprodotta sullo schermo dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra. La dimensione di ogni punto dello schermo è detta dot pitch ( dpi ). Ad esempio, il dpi a 0,26 indica che ogni pixel dello schermo misura 0,26 millimetri. Il numero di pixel ( risoluzione ) e la dimensione dei punti determinano la qualità e la nitidezza dell'immagine sullo schermo.
La risoluzione grafica del monitor è determinata il numero di pixel contenuti nello schermo. La risoluzione grafica di un monitor è indicata tramite il numero dei pixel contenuti in una riga ( linea ) e il numero di pixel in una colonna, separati tra loro dal simbolo della moltiplicazione "per" (X). Ad esempio, la risoluzione grafica 640x480 indica uno schermo monitor con 640 pixel ( punti ) in ogni linea e 480 pixel ( punti ) in ogni colonna. Quanto maggiore è la risoluzione grafica dello schermo, tanto più l'immagine viene rappresentata in ogni minimo dettaglio. Viceversa, più bassa è la risoluzione, più grandi sono i pixel sullo schermo e tanto più l'immagine appare "sgranata" ( poco definita ). Ad esempio, la risoluzione di un monitor 640x480 è inferiore rispetto alla risoluzione di un mnitor 1280x1024. Entrambi i monitor possono visualizzare una medesima immagine grafica. Tuttavia, il monitor da 1280x1024 può suddividere l'immagine su un'area di più pixel, rendendone più evidenti i dettagli. La risoluzione grafica è una caratteristica hardware del computer che può essere modificata, in molti casi, anche dal lato software. Al crescere della risoluzione grafica l'immagine tende, in ogni caso, a essere visualizzata con dimensioni inferiori.
La dimensione del monitor è, invece, misurata in pollici. Si basa sulla stessa unità di misura utilizzata per misurare la dimensione degli schermi dei televisori. Viene misurata la lunghezza della diagonale dello schermo ( es. 14", 15", 20", ecc. ). L'unità di misura in pollici è indicata con il simbolo ". Per ottenere una visualizzazione continua il monitor integra una memoria buffer in cui registrare i dati provenienti dal computer. Esistono molte tipologie differenti di monitor, sia per dimensioni che per prestazioni, tra cui CRT, LCD, al plasma e proiettori. In base alla tecnologia dello schermo i monitor possono essere classificati nel seguente modo:
- Terminali video alfanumerici. I terminali video alfanumerici sono monitor a bassa risoluzione. Sono display in grado di visualizzare soltanto caratteri, numeri e simboli di punteggiatura. Ad esempio, un display con 40 linee e 60 colonne non possiede una griglia sufficientemente ampia (40x60) per disegnare un'immagine. Sono impiegati prevalentemente nei primi computer degli anni '70 e nelle telescriventi. Sono generalmente monitor monocromatici a fosfori verdi.
- Terminali video grafici. I terminali video grafici sono display con una risoluzione grafica maggiore rispetto ai terminali alfanumerici. Ad esempio, lo schermo di un terminale video grafico può essere composto da 800 linee per 600 colonne. La griglia di pixel (800x600) è sufficientemente ampia per consentire la visualizzazione sia dei caratteri alfanumerici e sia delle immagini ( es. grafici, diagrammi, ecc. ). Possono essere display monocromatici o a colori. Si sostituiscono progressivamente ai terminali video alfanumerici nel corso degli anni '80.
- Monitor CTR. Il monitor CRT è uno schermo composto da un tubo a raggi catodici. La sigla CRT significa Cathod Ray Tube. Si basa sulla stessa tecnologia dei vecchi televisori con tubo catodico. I monitor CRT sono i primi a diffondersi. I dati di output video sono trasmessi dal computer alla memoria buffer dell'unità video. Il monitor invia ripetutamente un raggio elettronico luminoso verso lo schermo, effettuando una scansione continua delle linee dall'alto verso il basso. La parete interna dello schermo è composta da materiale fosforoso e in grado di illuminarsi per breve tempo quando viene colpito dal fascio luminoso.
- Monitor LCD. Il monitor LCD è uno schermo a cristalli liquidi. La sigla LCD significa Liquid Crystal Display. Sono utilizzati nei computer portatili e nei monitor a schermo piatto dei computer desktop. I monitor LCD offrono diversi vantaggi. Non avendo bisogno di un tubo catodico, questi schermi sono piatti e occupano un ingombro ridotto. Hanno, inoltre, un consumo energetico inferiore. Questi aspetti sono particolarmente importanti in un un computer portatile. Dal punto di vista hardware i monitor LCD offrono un valore di contrasto più elevato, una risoluzione grafica più alta e una migliore visualizzazione dell'immagine sullo schermo.
Frequenza di refresh. La frequenza di refresh è il numero di aggiornamenti al secondo dello schermo video, ossia quante volte un'immagine viene visualizzata sullo schermo. Sugli schermi dei monitor l'accensione dei pixel è temporanea, dura una frazione di secondo. Per mantenere sempre visibile l'immagine il monitor deve riaccendere continuamente i pixel che la compongono. La frequenza di refresh di un monitor viene misurata Hz ( Hertz ). Ad esempio, un monitor da 75 Hz riproduce i pixel dello schermo per 75 volte in un secondo. Un monitor da 120 Hz la riproduce 120 volte in un secondo. Quando maggiore è la frequenza di refresh, tanto minore è l'effetto di "sfarfallamento" dell'immagine sullo schermo e tanto più l'immagine viene percepita stabile dall'occhio umano. Il refresh interlacciato è una tecnica di visualizzazione dell'immagine sullo schermo. Nel primo giro di refresh sono aggiornati i pixel sulle righe pari e nel secondo giro sono aggiornati i pixel sulle righe dispari.