Datazione reperti
La datazione dei reperti consiste in una o più tecniche finalizzare ad individuare la data di origine di un manufatto, di un oggetto o di un fossile. Per la datazione dei reperti preistorici si utilizza spesso la tecnica del radiocarbonio. Nel corso della vita gli organismi viventi assorbono il carbonio radioattivo C-14 che, dopo la morte dell'organismo, si trasforma in carbonio normale C-12 seguendo un ciclo temporale prestabilito. Misurando la quantità di carbonio C-14 in un reperto si può così effettuare la datazione dell'oggetto. La tecnica del radiocarbonio è abbastanza precisa ma ha un campo di applicazione limitato a 30-40 mila anni. Quando in un oggetto si esaurisce del tutto la quantità di carbonio C-14, la tecnica non è più in grado di fornire una datazione. Per reperti preistorici si utilizzano altre tecniche di datazione. Come l'analisi degli amminoacidi, la presenza di azoto, uranio e fluoro nelle ossa, la dendrocronologia ossia analisi che conta gli anelli concentrici dei tronchi d’albero, il metodo della termoluminescenza per datare gli antichi oggetti in ceramica misurando l'emissione di luce residua dopo una fase di riscaldamento. In conclusione le principali tecniche di datazione dei reperti storici e preistorici sono i seguenti.
- Radiocarbonio. Misura del carbonio radioattivo C-14 ancora presente in un corpo. Dopo il decesso il carbonio C-14 si trasforma progressivamente in carbonio C-12. La quantità residua del carbonio C-14 in un reperto consente di ottenere una datazione cronologica. La tecnica è utilizzabile solo entro un raggio temporale di 30-40 mila anni.
- Analisi amminoacidi. Gli amminoacidi degli esseri viventi ruotano il piano della luce polarizzata verso sinistra ( levogiri ). Dopo il decesso diventano progressivamente destrogiri, ossia ruotano il piano della luce polarizzata verso destra.
- Metodo della luminescenza. Gli antichi oggetti in terracotta e le ceramiche conservano una tenue luminosità residua a causa di processi radioattivi che può essere rinvenuta e misurata a contatto con il fuoco.
- Dendrocronologia. Gli alberi producono un anello di accrescimento ogni anno nella sezione del tronco a seconda delle condizioni climatiche. In base alla sequenza anulare è possibile definire la collocazione cronologica del reperto.