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Il neolitico ( età neolitica )

L'età neolitica è un periodo della preistoria tra il 10.000 al 5.000 a.C. ed è l'ultimo periodo dell'età della pietra. Questo periodo è conosciuto anche con il termine neolitico. Il termine neolitico deriva dall'unione delle due parole greche νÝος (nuovo) e λßθος (pietra). L'uomo amplia il numero degli strumenti a propria disposizione (es. prodotti in ceramica) migliorando la qualità degli arnesi e degli utensili (es. strumenti in pietra e osso levigati o perforati).

Nel corso del neolitico l'uomo specializza le tecniche di levigatura della pietra costruendo arnesi e strumenti più affilati ed efficaci che indirettamente consentono di aumentare la produttività del lavoro. Si sviluppa la ceramica, l'agricoltura e l'allevamento.

Oltre alla caccia l'uomo impara a procurarsi il cibo tramite l'agricoltura e la pastorizia, attività che consentono all'uomo di trasformarsi da nomade a stanziale. I primi villaggi sono costruiti al di sopra di una struttura di pali per difendersi meglio dagli animali predatori. Si distinguono, in particolar modo, due tipologie di villaggi:

  • le palafitte situate sull'acqua
  • le terramare (situate sulla terraferma)

La vita stanziale muta anche la struttura delle famiglie e dei gruppi sociali. Alcuni membri dei villaggi iniziano a specializzarsi in attività lavorative come l'artigianato, la produzione del vasellame in ceramica e la tessitura del lino e della lana. La nuova struttura sociale e di vita modifica anche la spiritualità e le prime forme di religione. Nel neolitico i morti sono inumati insieme agli oggetti utilizzati nel corso della vita. Ciò lascia presumere la diffusa convinzione dell'esistenza di una vita nell'oltretomba. Appartengono al neolitico i monumenti megalitici come i menhir ed i dolmen, probabilmente realizzati dagli uomini primitivi come luoghi di culto o per scopi magico-religiosi.

La diffusione dell'agricoltura trasforma l'economia nomade, basata sulla caccia e sulla raccolta, in una economia stanziale fondata sull'agricoltura e l'allevamento. L'uomo abbandona il nomadismo tipico delle piccole comunità dei cacciatori per costruire villaggi di capanne e condurre una vita stanziale. I primi villaggi sono costruiti sull'acqua (palafitte) o sulla terra (terramare) per difendersi dalle belve feroci e dai nemici. Alcuni villaggi più favoriti degli altri nelle condizioni ambientali e dalla fertilità del terreno, come la Mesopotamia o il delta del Nilo, crescono più rapidamente degli altri. Il surplus alimentare di queste fertili terre alimenta i flussi migratori in entrata e la crescita demografica delle famiglie fino a trasformare i piccoli villaggi familiari in veri e propri tessuti urbani, creando le fondamenta delle prime città ( proto-città ).

Il surplus alimentare disponibile e la crescita demografica liberano una parte degli uomini e donne dalla necessità di lavorare la terra o di cacciare, reimpiegando queste risorse umane nelle attività di produzione dei manufatti ( artigianato nel neolitico ) come i vasi di argilla necessari per la cottura e la conservazione del cibo, gli strumenti per la tessitura, ecc. L'agricoltura del neolitico è il principale fattore determinante della ricchezza e delle sorti umane, un fattore che si traspone anche in ambito religioso e spirituale con il culto della dea Madre, una divinità femminile che identifica la fertilità della terra. L'era post-glaciale cambia anche il modo di vestire degli uomini, il clima meno rigido spinse l'uomo a utilizzare abiti meno pesanti delle pellicce. Il periodo neolitico più vicino alla storia, quello in cui l'uomo non conosce ancora la scrittura ma si trova comunque in un momento di passaggio dalla preistoria alla storia, è detto protostoria. Al neolitico seguono le epoche definite Eneolitico, l’Età del Bronzo e l’Età del ferro.

Caratteristiche del neolitico. Il neolitico ha caratteristiche e tempi diversi a seconda delle regioni in cui le civiltà si sono sviluppate. Nel Vicino Oriente il neolitico si presenta come società dedite all'allevamento delle capre, alla coltivazione dei cereali e alla produzione di manufatti in ceramica. Nella regione Sahariana, invece, le popolazioni si dedicano maggiormente alla caccia e alle attività di pascolo. In Egitto si sviluppa la produzione dei cereali, del lino e l'attività di pesca. In Europa le abitazioni sono prevalentemente in legno e sono spesso situate in villaggi fortificati. Nell'Estremo Oriente si sviluppa la tecnica della coltivazione del miglio, dell'allevamento e dell'artigianato in pietra e ceramica. La società neolitica nelle Americhe è, infine, più arretrata e si ferma alle prime forme di agricoltura.

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