Politica fiscale espansiva
Una politica fiscale espansiva è un intervento di politica economica ( politica fiscale ) del policy maker finalizzato ad aumentare ( espandere ) la domanda aggregata e il reddito di equilibrio. Una manovra di politica fiscale espansiva consiste in un aumento della spesa pubblica ( G ) o dei trasferimenti ( TR ), oppure in una riduzione della pressione fiscale ( t ) sulle famiglie e le imprese. In condizioni di pareggio di bilancio, l'intervento pubblico genera una situazione di disavanzo pubblico nel bilancio dello Stato ( BS ), a causa della crescita delle uscite pubbliche. In un diagramma cartesiano la politica fiscale espansiva può essere rappresentata con uno spostamento verso destra della curva IS.
A parità di condizioni ( ceteris paribus ) un intervento espansivo di politica fiscale genera un incremento del reddito ( Y ) e un aumento del tasso di interesse ( i ). Per trovare necessari al finanziamento della politica fiscale espansiva, lo Stato deve emettere e collocare sul mercato una quantità di titoli pubblici, riconoscendo un tasso di interesse più elevato rispetto al tasso di interesse di mercato. Ciò causa, indirettamente, un rialzo del tasso di interesse e una riduzione degli investimenti privati ( spiazzamento ).
Spiazzamento. Nel diagramma precedente la manovra espansiva non espande il reddito da Y0 a YA, bensì da Y0 a Y1, in corrispondenza di un tasso di interesse più elevato ( i1 ). L'incremento del tasso di interesse, da i0 a i1, deprime gli investimenti privati ( - ΔI ) e, indirettamente, la domanda aggregata ( AD ) e il reddito di equilibrio finale ( Y1 ). L'equilibrio di mercato si sposta dall'equilibrio iniziale e0 all'equilibrio finale e1.