Lorenzo il Magnifico

LORENZO DE MEDICILorenzo de' Medici (Firenze, 1449 - Firenze, 1492) detto Lorenzo il Magnifico è signore di Firenze nella seconda metà del Quattrocento. Il suo governo è caratterizzato da un forte accentramento di potere e da una strategia di alleanze politiche che garantisce l'equilibrio politico fra tutti gli stati italiani. Varia è la sua produzione letteraria. Nel periodo giovanile si ricordano Nencia da Barberino, L'uccellagione di Starne e Il simposio. Successivamente Lorenzo si avvicina al neoplatonismo di Marsilio Ficino con l'Altercazione, Comento in prosa e in poesia. Le opere della maturità sono infine caratterizzati dall'atmosfera malinconica come nelle Canzoni a ballo, il Trionfo di Bacco e Arianna. Nella sua produzione letteraria non mancano le opere religiose come Rappresentazione di San Giovanni e di San Paolo e nove Laudi.

Vita. Lorenzo de' Medici è il nipote di Cosimo de' Medici (Il Vecchio). Riceve una educazione umanistica e politica. La sua abilità diplomatica si mette subito in luce quando, pur essendo giovanissimo, riesce a trovare l'appoggio della famiglia dei Pitti alla signoria medicea. Nel 1469 si sposa con la nobile Clarice Orsini tessendo un'altra alleanza tra la famiglia Medici e quella degli Orsini. Nello stesso anno, a soli 20 anni, sale al potere della signoria fiorentina a seguito della morte del padre. Pur dichiarandosi un sostenitore della pluralità del governo cittadino, Lorenzo opera di fatto delle profondi modifiche alle istituzioni che gli consentono di accentrare nelle sue mani il potere. Non perde, tuttavia, il consenso popolare, né si crea nuovi nemici. Si dimostra sempre particolarmente pronto ed attento a conservare le alleanze con le altre famiglie fiorentine. Tuttavia, nel 1478 si salva per poco dall'attentato ordito dalla famiglia rivale dei Pazzi nella cosiddetta "Congiura dei Pazzi". Nella congiura perde la vita il fratello di Lorenzo, Giuliano de' Medici. La vendetta medicea contro i congiurati provoca la scomunica papale del papa Sisto IV, probabilmente uno dei mandanti della congiura, che si allea con Siena e con il Regno di Napoli per una campagna militare contro Firenze. La Guerra de' Pazzi volge immediatamente a favore dell'alleanza anti-medicea. Per evitare il crollo della signoria medicea a Firenze, ambita dal papa, Lorenzo si reca a Napoli e convince il re Ferdinando I a ritirare gli eserciti dalla Toscana. Lorenzo fa leva sull'interesse di tutti gli stati italiani a mantenere gli accordi di pace per evitare l'invasione da parte degli eserciti stranieri. Rimasto isolato, anche il papa è costretto ad offrire la pace a Firenze ed a rinunciare al disegno di capovolgere la signora medicea a Firenze. Al suo ritorno Lorenzo è accolto dai fiorentini come salvatore della patria. La sua opera politica ha un importante influsso nazionale, grazie ai suoi rapporti diplomatici Lorenzo diventa un moderatore della politica italiana e consente il raggiungimento di uno stato di equilibrio fra gli Stati italiani. Lorenzo de' Medici muore a Firenze nel 1492 all'età di 43 anni.

Opere. Oltre ad essere un importante politico del suo tempo Lorenzo de Medici è anche un artista e un mecenate. Innamorato della cultura e dell'arte si cimenta lui stesso nella stesura di antologie (es. Raccolta Aragonese). Spazia dalla poesia al realismo delle opere comico-burlesche fino anche a componimenti di carattere religioso. Le principali opere di Lorenzo il Magnifico .

  • Caccia col falcone
  • Uccellagione di starne
  • Beoni
  • Nencia da Barberino
  • Corinto
  • Canzoni a ballo
  • Canti carnascialeschi
  • Capitoli
  • Laude
  • Sacra rappresentazione dei Santi Giovanni e Paolo
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