Enea Silvio Piccolomini
Enea Silvio Piccolomini (Corsignano, 1405 - Ancona 1464) è una figura di rilievo tra gli umanisti del Quattrocento italiano, mecenate e pontefice con il nome di papa Pio II. Dedica gran parte della sua vita agli studi eruditi e alla letteratura. Persegue il sogno di realizzare la città ideale avviando la riqualificazione del suo borgo natale di Corsignano (Pienza). In gioventù è sostenitore della superiorità del concilio sul papa, una posizione che ritratta completamente nel 1450 a favore dell'autorità assoluta del papa.
Vita. Studia all'università di Siena e di Firenze. Dopo aver praticato la professione di insegnante a Siena, Piccolomini accetta l'incarico di segretario del cardinale Domenico Capranica al Concilio di Basilea dove sostiene le posizioni conciliaristiche. Dapprima favorevole alla nomina di un anti-papa, si allontana successivamente dalla posizione del Concilio. Continua i suoi studi eruditi alla corte dell'imperatore Federico III di Austria. Nel 1444 ottiene la corona poetica. Nel 1445 torna a Roma e si riavvicina alle posizioni della chiesa cattolica. Decide di intraprendere la carriera ecclesiastica ricoprendo la carica di vescovo (1447) di Trieste e di Siena (1450). In questo periodo Piccolomini rigetta completamente le tesi del Concilio per sostenere il principio della sovranità assoluta del papa. Nel 1458 viene eletto pontefice con il nome di papa Pio II.
Opere. La sua opera letteraria è, per la maggior parte, antecedente alla carriera ecclesiastica.
- De gestis Basileensis concilii (1440)
- Cinthia (1444) - liriche
- Chrysis (1444) - commedia
- Historia de Duobus Amantibus (1444) - romanzo
- De rubus Basileae gestis istante vel dissoluto concilio (1450)
- Epistola ad Mahometem (1460)
- Cosmographia (1461) - trattato geografico
- Commentarii