Giustiniano I di Bisanzio ( imperatore bizantino )
Giustiniano I di Bisanzio è un imperatore bizantino. Giustiniano I di Bisanzio nasce a Tauresium l'11 maggio 482. È il nipote e il successore di Giustino I al trono imperiale di Costantinopoli. Nel 527 Giustiniano diventa imperatore. Nel suo impero svolgono un ruolo primario come consiglieri la moglie Teodora e i generali Belisario e Narsete. L'imperatore Giustiniano muore il 14 novembre 565 d.C. all'età di 83 anni.
- La rivolta della popolazione di Costantinopoli
- La pace con i persiani
- Il tentativo di ricostituire l'impero romano
- La guerra greco-gotica ( 535-553 )
- I nuovi conflitti a oriente
- La riforma amministrativa di Giustiniano
- Corpus iuris civilis
- La politica religiosa di Giustiniano
- La morte di Giustiniano e la crisi dell'impero bizantino
La rivolta della popolazione di Costantinopoli
Nel 532 Giustiniano deve affrontare una rivolta della popolazione di Costantinopoli, vessata dalle tasse. Nella crisi interna svolge un ruolo importante la moglie di Giustiniano, Teodora, che convince l'imperatore a non fuggire e affrontare la rivolta. Giustiniano reprime la rivolta nel sangue.
La pace con i persiani
Nel 532 l'imperatore Giustiniano sottoscrive anche un trattato di pace a oriente con i persiani. La pace sul confine orientale gli consente di organizzare delle campagne militari bizantine in occidente per ricostituire l'integrità territoriale dell'impero romano.
Il tentativo di ricostituire l'impero romano
Durante il suo impero i bizantini riconquistano gran parte dei territori dell'ex impero romano sotto la guida dei generali Narsete e Belisario.
Nel 533-534 l'esercito bizantino guidato da Belisario conquista il regno dei Vandali in Africa. Poi Giustiniano volge lo sguardo sulla penisola italica e ha inizio la lunga guerra greco-gotica che dura quasi venti anni, dal 535 al 553.
La guerra greco-gotica ( 535-553 )
Nel 535 i bizantini dichiarano guerra al regno degli ostrogoti in Italia ( guerra gotica ). L'esercito bizantino sbarca in Italia sotto la guida del generale Belisario, conquistando Napoli, Roma nel 536 e Ravenna nel 540.
Quando la guerra sembra ormai finita e il generale Belisario viene richiamato a Costantinopoli. Il re ostrogoto Totila approfitta del momento per organizzare una contro-offensiva che consente agli ostrogoti di riconquistare i territori dell'Italia centrale e meridionale fino a Napoli.
La riconquista degli ostrogoti è però di breve durata. Sotto la guida del generale Narsete, l'esercito bizantino sconfigge gli ostrogoti nelle battaglie di Tadino ( Umbria ) e del Monte Lattaro ( Campania ). Dalla parte dei bizantini combattono anche soldati longobardi.
Nel 553 i bizantino cacciano definitivamente gli ostrogoti dalla penisola italiana, ponendo fine con la propria vittoria alla guerra gotica.
In questi anni l'esercito bizantino fonda anche delle basi in Spagna.
I nuovi conflitti a oriente
La riconquista militare dell'occidente è però ostacolata dalle pressioni dei nemici dei bizantini a oriente. Durante la guerra gotica si registrano anche diverse incursioni degli unni sul territorio bizantino e un nuovo conflitto contro i persiani.
L'invasione dei bulgari
Nel 559 un'invasione bulgara giunge fino a Costantinopoli. La difesa della città viene affidata al generale Belisario. Per difendersi i bizantini devono stringere un'alleanza con gli avari, una popolazione nomade di stirpe mongola.
Un nuovo trattato di pace con i persiani
Nel 562 l'imperatore Giustiniano I è costretto a sottoscrivere un nuovo trattato di pace con i persiani, svantaggioso per i bizantini, pur di stabilizzare la situazione sul confine orientale dell'impero bizantino.
La riforma amministrativa di Giustiniano
L'imperatore Giustiniano I riorganizza l'amministrazione dell'impero bizantino affidando il compito al prefetto del pretorio Giovanni di Cappadocia.
La riforma amministrativa è finalizzata alla moralizzazione dell'attività pubblica e al miglioramento organizzativo sul piano del prelievo fiscale e del gettito fiscale.
Il sistema tributario di Giustiniano conferisce maggiore certezza alle entrate pubbliche ma dà anche origine alle proteste e rivolte della popolazione, a causa dell'eccessiva pressione fiscale sui cittadini.
La riforma riorganizza anche la gestione del potere per rendere più forte il governo nelle province dell'impero bizantino.
Corpus iuris civilis
Durante il suo regno sono rivisti anche diversi aspetti del diritto romano. Nel 534 viene redatto il Corpus iuris civilis. L'imperatore Giustiniano affida a una commissione di giuriconsulti, coordinata da Triboniano, il compito di rielaborare e riordinare i testi della giurisprudenza romana. Le norme giuridiche e i pareri giuridici del diritto romano sono raccolti nel Corpus Iuris Civilis e suddivisi all'interno di quattro codici: il Codice ( Codex ), il Digesto ( Digesta seu Pandectae ), le Istituzioni ( Istitutiones ) e le Novelle ( Novellae Costitutiones ).
La politica religiosa di Giustiniano
Dal punto di vista religioso l'imperatore Giustiniano I sostiene la chiesa ortodossa, nonostante l'influenza della moglie Teodora che, invece, segue la dottrina monofita.
Giustiniano si considera rappresentante di Dio in terra. L'imperatore unisce nella sua persona sia la sfera religiosa che quella politica ( cesaropapismo ).
Inizialmente Giustiniano si schiera contro le eresie monofisita e ariana, il paganesimo e il giudaismo.
Nel 529 l'imperatore ordina la chiusura della scuola filosofica di Atene, accusata di paganesimo, e la distruzione delle sinagoghe.
Successivamente l'imperatore Giustiniano prende atto del forte seguito della dottrina monofisita in oriente, in Siria e in Egitto, e propone al papa Virgilio un compromesso tra le diverse dottrine teologiche.
Nel Concilio di Costantinopoli del 553 viene però riconfermata la stessa dottrina ortodossa già affermatasi nel Concilio di Nicea del 325 e la condanna delle eresie e dell'arianesimo.
Nel 554 l'imperatore Giustiniano concede ai vescovi la giurisdizione civile ordinaria sul clero, il potere di vigilanza sui magistrati e il protettorato sul popolo, tramite l'istanza detta Prammatica Sanzione.
La morte di Giustiniano e la crisi dell'impero bizantino
Gli succede al trono il nipote Giustino II.
La morte di Giustiniano nel 565 segna l'inizio di un periodo di crisi per l'impero bizantino.
L'impero subisce gli attacchi contemporanei da parte dei longobardi in Italia, degli avari sul Danubio e dei persiani in Siria e Egitto.