Teoria del salario di Ricardo
L'economista inglese David Ricardo elabora una teoria del salario basata sul salario reale. Secondo Ricardo, il salario reale dei lavoratori eguaglia il salario di sussistenza, perché l'offerta di lavoro si adegua automaticamente alle variazioni della domanda di lavoro.
Per spiegare questo aggiustamento naturale e automatico del salario Ricardo si avvale della teoria della popolazione di Malthus.
Per comprendere l'aggiustamento del salario reale al livello di sussistenza è utile analizzare le due situazioni opposte: l'eccesso di domanda di lavoro e l'eccesso di offerta di lavoro.
Caso di eccesso di domanda di lavoro
Quando la domanda di lavoro delle imprese è superiore all'offerta di lavoro, il salario di mercato tende a salire al di sopra del salario naturale. Il maggiore benessere delle famiglie dei lavoratori stimola i tassi di natalità e riduce i tassi di mortalità della popolazione attiva, facendo così aumentare l'offerta di lavoro nel medio periodo ed eliminando progressivamente l'eccesso di domanda. Il processo continua fin quando il salario di mercato torna al suo livello naturale.
Caso di eccesso di offerta di lavoro
Viceversa, quando la domanda di lavoro da parte delle imprese è inferiore all'offerta dei lavoratori, il salario di mercato si riduce al di sotto del salario naturale. Peggiora il benessere dei lavoratori, divenuti ora più poveri, e questo si traduce in una riduzione dei tassi di natalità e in un aumento dei tassi di mortalità. Si riduce così l'offerta di lavoro. Il processo continua fin quando il salario di mercato ritorna al suo livello naturale.
In conclusione, nel lungo periodo il salario reale eguaglia il salario naturale. Il reddito dei lavoratori si trova al livello di sussistenza sufficiente a garantire la sopravvivenza e la riproduzione dei lavoratori e delle loro famiglie.
Secondo Ricardo il salario reale può variare soltanto in funzione delle abitudini e dei costumi dei lavoratori, le quali cambiano molto lentamente nel tempo.
Per questo motivo Ricardo assume il salario reale come una variabile esogena costante.