Mano Invisibile

La mano invisibile è un concetto utilizzato in economia politica per indicare la tendenza spontanea dei mercati verso uno stato di equilibrio. Il termine viene coniato dall'economista scozzese Adam Smith alla fine del Settecento.

Secondo Adam Smith ogni persona può soddisfare i propri bisogni personali tramite lo scambio di beni e servizi con le altre persone. Nessun individuo può produrre da sé tutto ciò che desidera. Deve vendere i beni che possiede in eccesso per acquistare quello di cui necessita.

Lo scambio consente agli individui di massimizzare l'utilità personale

il vantaggio dello scambio e l'incremento dell'utilità individuale

A determinare il prezzo di equilibrio degli scambi non è un'autorità esterna bensì sono gli stessi comportamenti tenuti dalle due parti in gioco nel corso della trattativa.

Nella teoria di Adam Smith il prezzo viene determinato dal mercato tramite una sorta di "mano invisibile", spinta dall'intento di ogni individuo a massimizzare il proprio interesse in modo egoistico.

Ogni individuo è il miglior giudice dei suoi interessi

"Non è dall'altruismo del fornaio che ci aspettiamo il pranzo ogni giorno ma dal suo egoismo" - ossia dal suo tornaconto (vantaggio) a produrre e vendere il pane. Così descrive il meccanismo Adam Smith nella sua opera principale "La Ricchezza delle Nazioni" nel 1776.

la formazione del prezzo di mercato secondo Adam Smith

Il mercato consente di giungere spontaneamente ad una situazione di equilibrio, in cui la quantità domandata di un bene eguaglia la quantità offerta dello stesso e il prezzo della merce è considerato accettabile sia dall'acquirente che dal compratore.

Lo scambio in equilibrio di mercato è pertanto vantaggioso per entrambi le parti.

Nell'equilibrio di mercato ogni individuo massimizza il proprio benessere individuale. Inoltre, si raggiunge la migliore allocazione possibile delle risorse, ossia la massima efficienza.

Dal benessere individuale al benessere collettivo

Secondo la dottrina della mano invisibile di Adam Smith il comportamento individuale degli operatori economici, spinti a soddisfare i bisogni e i desideri personali, consente di realizzare indirettamente anche gli interessi della società.

In ogni negoziazione si confrontano gli interessi di due individui diversi, ognuno con esigenze diverse, che traggono entrambi un aumento del proprio benessere individuale dallo scambio.

la mano invisibile nella teoria di Adam Smith

Il benessere sociale ( utilità collettiva ) è determinato dalla somma del benessere individuale ( utilità individuale ) di ciascuna persona appartenente alla società. Se tutti gli individui massimizzano il proprio benessere individuale tramite lo scambio, allora anche il benessere collettivo viene massimizzato.

Lo Stato minimo

La teoria della mano invisibile di Adam Smith è usata per sostenere lo Stato minimo. Se il mercato è in grado di raggiungere in modo naturale il miglior risultato sia per gli individui che per la società, allora lo Stato deve essere neutrale e non deve intervenire sui fenomeni economici per evitare di perturbarli.

Le forze di mercato ( domanda e offerta ) devono essere libere di muoversi per poter giungere all'equilibrio di mercato, senza vincoli o restrizioni imposti dallo Stato. In un mercato di libera concorrenza, è la mano invisibile a condurre verso la migliore allocazione delle risorse.

LO STATO MINIMO ECONDO ADAM SMITH

Secondo Smith, allo Stato spetta il compito minimo ( Stato minimo ) di rimuovere gli ostacoli alla libertà di scambio e offrire i beni pubblici che altrimenti non sarebbero offerti dai soggetti privati ( es. difesa, ordine pubblico, ecc. ). Tutto il resto deve essere lasciato alle forze di mercato.

La teoria di Adam Smith segna la nascita dell'economia classica e la definitiva rottura con le tradizioni interventiste e protezionistiche delle politiche mercantiliste.

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