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Cos'è il prezzo nominale?



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Prezzo

In economia il prezzo è il rapporto di scambio tra i beni economici. Nelle economie monetarie il prezzo di un bene equivale al numero di unità monetarie necessarie per l'acquistarlo sul mercato.

Esistono diverse tipologie di prezzo. Le principali sono il prezzo monetario nominale, il prezzo relativo, il prezzo di offerta o di domanda e il prezzo di equilibrio.

L'origine del prezzo

Nelle prime forme di economia basate sul baratto, il prezzo di una merce è determinato dal rapporto tra le quantità di scambio di un bene e quelle di un altro bene.

Esempio. Una persona A scambia 5 litri di latte per 1 chilo di carne con la persona B. È un esempio di ragione di scambio basata sulle quantità.

Si tratta di un metodo efficace ma poco efficiente. In presenza di N beni si generano N·(N-1) ragioni di scambio.

le ragioni di scambio in un'economia basata sul baratto

Inoltre, lo scambio si verifica soltanto se le persone possiedono ciò che necessita all'altro.

Per semplificare gli scambi è preferibile scegliere un bene come numerario, ossia unità di misura.

In questo modo si può misurare il prezzo di tutti gli altri beni utilizzando la medesima unità di misura.

Esempio. In una società viene scelto l'oro come bene numerario. La persona A scambia 5 litri di latte con l'oro. Poi scambia l'oro per acquistare 1 kg di carne.

In un'economia con N beni si generano soltanto (N-1) rapporti di scambio.

il prezzo in un'economia monetaria

Nasce così la moneta e il prezzo monetario ( o prezzo nominale ).

Il prezzo monetario

Il prezzo monetario è la quantità di moneta necessaria per acquistare un bene.

E' anche detto prezzo nominale per distinguersi dal prezzo relativo.

La scelta del bene numerario non influisce sul rapporto di scambio tra due merci. Può trattarsi di un metallo prezioso ( es. oro, argento ) oppure di una banconota emessa da un'autorità monetaria riconosciuta da tutti.

Il prezzo relativo

Il prezzo relativo è il rapporto tra il prezzo nominale di un bene (PA) e il prezzo nominale di un altro bene (PB).

P = PA / PB

Consente di misurare il prezzo di una merce in termini di un'altra merce.

Il prezzo relativo fornisce la quantità del bene B scambiabile con un'unità del bene A.

E' anche detto valore di scambio.

Il prezzo relativo tra un bene e il bene numerario ( moneta ) è uguale al prezzo nominale del bene stesso, perché il prezzo nominale del bene numerario è pari a 1 per definizione. Pertanto, il rapporto PA/1 è sempre uguale a PA.

Il prezzo di mercato

Il prezzo è detto prezzo di mercato quando è determinato dall'incontro tra la domanda e l'offerta di un bene sul mercato.

il prezzo di mercato

E' anche detto prezzo di equilibrio perché eguaglia la quantità offerta e domandata del bene.

Il prezzo di mercato si distingue dal prezzo politico che, invece, è imposto da un'autorità centrale.

Il prezzo di mercato è composto dal prezzo di domanda e di offerta:

  • Il prezzo di domanda è il prezzo che l'acquirente è disposto a pagare per comprare un bene o servizio economico.
  • Il prezzo di offerta è il prezzo che il venditore richiede per vendere il bene o servizio.

In condizioni di equilibrio il prezzo di domanda e il prezzo di offerta sono uguali.

Il prezzo nella teoria economica

Gli economisti indagano sulla natura del prezzo fin dagli albori del pensiero economico.

Nel XVII secolo i mercantilisti intuiscono il legame tra il prezzo, la scarsità del bene e i bisogni dell'uomo.

la teoria del prezzo secondo i mercantilisti

Nel XVIII e XIX secolo gli economisti classici, invece, considerano il prezzo come un prezzo naturale determinato dal valore-lavoro incorporato nel bene ( costo di produzione ).

I classici pongono l'attenzione soprattutto sugli aspetti oggettivi dell'origine del prezzo.

la teoria del prezzo della scuola classica

Nota. Ricardo sviluppa la teoria del valore sul lavoro contenuto. Altri economisti classici, invece, elaborano una teoria sul lavoro comandato. Adam Smith prova a formulare anche una teoria additiva del prezzo basata su tutti i fattori di produzione.

Alla fine del XIX si giunge a una sintesi con la scuola neoclassica. In particolar modo con gli studi di Alfred Marshall.

Secondo i neoclassici il prezzo è determinato unicamente dall'interazione tra la domanda e l'offerta di mercato.

la teoria del prezzo della scuola neoclassica

Le forze di mercato integrano tutte le varie cause del prezzo, sia soggettive ( scarsità, bisogno ) che oggettive ( costi di produzione ).

La teoria neoclassica del prezzo descrive un procedimento di calcolo scientifico del prezzo ottimale. Tuttavia, nessuna impresa ha tutte le informazioni per calcolare il prezzo ottimale, né tempo e risorse sufficienti per farlo.

Nel XX secolo si afferma anche la teoria del costo pieno ( o teoria del mark-up ).

Secondo la teoria del mark-up, un'impresa fissa il prezzo aggiungendo semplicemente un margine di profitto (m) al costo medio (CU).

P = CU + m·CU

Si tratta di un comportamento non ottimizzante ma più realistico rispetto al calcolo marginalista dei neoclassici.

La teoria del costo pieno descrive una regola pratica seguita dalle imprese per determinare il prezzo.

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note


  1. Cos'è il prezzo limite?
    Il prezzo limite è il prezzo deciso da un monopolista per impedire l'accesso sul mercato a nuove potenziali imprese concorrenti. Il prezzo limite lascia ai possibili concorrenti una domanda residuale insufficiente a coprire i costi di produzioni. Pertanto, le imprese concorrenti decidono di non entrare sul mercato.
  2. Cos'è l'indice generale dei prezzi?
    L'indice generale dei prezzi è la media dei prezzi dei beni e servizi in un sistema economico. In genere la media è ponderata alle quantità domandate. E' l'indice statistico che misura l'inflazione dei prezzi in un'economia.

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