OKPEDIA ALESSANDRO MAGNO

Alessandro Magno

Alessandro Magno nasce a Pella nel 356 a.C. dal matrimonio del re Filippo II di Macedonia con la principessa epirota Olimpia in un'epoca in cui i macedoni sono visti agli occhi dei greci come una popolazione barbara. I suoi genitori scelgono per Alessandro III, questo è il suo vero nome, dei precettori greci di gran prestigio tra i quali si annoverano Leonida, Lisimaco di Acarnania ed il filosofo Aristotele. A quindici anni riceve per la prima volta l'incarico di regnante sul trono macedone in occasione dell'assenza temporanea di FIlippo II. A diciassette anni Alessandro guida alla vittoria la cavalleria macedone contro il battaglione sacro di tebani nella battaglia di Cheronea.

Ascesa di Alessandro al trono di Macedonia. Il divorzio del padre Filippo per convolare in nuove nozze con la giovane Cleopatra, quarta moglie, è causa del disprezzo crescente di Alessandro che, insieme alla madre Olimpia, dimostrano in più occasioni la propria preoccupazione per la discendenza al trono. L'assassinio di Filippo da parte di una guardia personale, a sua volta immediatamente uccisa dalle altre guardie macedoni è l'evento chiave che segna l'ascesa di Alessandro al potere e lascia diversi dubbi aperti sull'origine della congiura. Secondo il racconto di Plutarco Alessandro, pur non essendo direttamente coinvolto nel complotto, ne è a conoscenza e non lo ostacola. L'esercito e l'aristocrazia militare riconosce ad Alessandro il ruolo di nuovo monarca di Macedonia. Dopo la morte del padre lo stesso Alessandro elimina tutti gli altri possibili pretendenti al trono, a partire dallo stesso Aminta, di cui Filippo è reggente, e gli altri parenti, figli e mogli di Filippo. È la stessa uccisione di Filippo II ad essere sfruttata da Alessandro per far condannare e giustiziare gli altri rivali al trono.

La spedizione militare nei Balcani. Dopo aver consolidato il proprio diritto al trono di Macedonia Alessandro procede la politica iniziata dal padre. Si presenta alla Lega di Corinto come protettore della società greca dai persiani e nel 335 a.C. partecipa alle spedizione militari contro la popolazione balcanica dei Triballi e altre tribù illiriche, dimostrando immediatamente sul campo il proprio valore e la propria superiorità come stratega militare.

Insurrezione delle poleis greche. L'assenza di Alessandro e le false voci sulla sua uccisione nelle battaglie balcaniche alimentano l'insurrezione di Tebe e di Atene. Alla notizia della ribellione tebana Alessandro abbandona la campagna balcanica per tornare rapidamente in Grecia. La città di Tebe viene conquistata dall'esercito tebano. Tebe viene rasa completamente al suolo, soltanto i templi e la casa di Pindaro sono risparmiate, e i suoi abitanti sono condannati alla schiavitù. La rapida ed efficace spedizione punitiva di Alessandro nei confronti di Tebe spegne sul nascere ogni altra insurrezione, in particolar modo ad Atene che dopo un assedio si inchina al macedone pur di evitare di subire la stessa sorte di Tebe.

Conquista dell'impero persiano. Il dominio incontrastato di Alessandro in Grecia consente ai macedoni di tentare nel 334 a.C. una seconda spedizione militare in territorio persiano. La momentanea assenza della flotta persiana, impegnata a presidiare le coste egiziane, permette all' esercito macedone di sbarcare lungo le coste persiane. Alla guida di un esercito di 40 mila uomini, Alessandro sconfigge i persiani nella battaglia del Granico (334 a.C.) e nella battaglia di Isso (333 a.C.), conquistando rispettivamente l'Asia Minore e la Cilicia. Nel 332 a.C. Alessandro attua la sua strategia, dopo le vittorie militari rinuncia all'inseguimento dei persiani ed inizia la conquista dell'Egitto dove viene accolto come liberatore e nominato faraone. Nel 331 a.C. Alessandro riprende la marcia verso oriente e sconfigge nuovamente l'esercito persiano di Dario nella battaglia di Arbela. Nel 330 a.C. i macedoni entrano a Perespoli, capitale dell'impero persiano, dove Alessandro viene proclamato re dei re. Dario si rifugia a Ecbàtana ma qui viene tradito e ucciso da due satrapi. Alessandro riconosce al cadavere di Dario l'onore d'essere sepolto nelle tombe reali e si mette alla caccia dei suoi assassini, trovandoli e condannandoli a morte. È in questi anni che Alessandro si trasforma, smette d'essere una figura tipicamente greca per assumere le vesti del dio-monarca orientale.

Spedizione in India. Nel 326 a.C. l'esercito persiano-macedone di Alessandro invade la regione dell'Indo per espandere ulteriormente verso oriente i confini dell'impero. Dopo aver sconfitto il re indiano Poro nella battaglia di Idaspe e fondato diverse città lungo il cammino, l'esercito persiano-macedone si ferma nei pressi del fiume Ifasi. L'esercito indiano del Regno di Magadha si presenta come un nemico più forte del previsto, con migliaia di uomini e centinaia di elefanti da guerra, la continua guerriglia locale e l'ambiente insalubre della giungla non favorisce le prolungate campagne di conquista. Tra i macedoni serpeggia il malcontento. Nel 324 a.C. Alessandro prende la decisione di sospendere la spedizione per tornare in Persia.

Morte di Alessandro Magno. Nell'ultima fase della sua vita Alessandro spende molte risorse per favorire l'unione dei greci-macedoni con i persiani. Diecimila macedoni sono spinti a sposare altrettante spose persiane. Lo stesso Alessandro sposa Statira, figlia di Dario III. Mentre si trova a Babilonia per preparare l'invasione dell'Arabia, Alessandro viene colpito da una malattia e qui muore febbricitante nella sua stanza reale nel 323 a.C. a soli 33 anni. In soli dodici anni Alessandro ha conquistato la Grecia, l'Egitto, l'impero persiano, fino a giungere nella Valle dell'Indo e per tali ragioni è ricordato nella storia come Alessandro Magno o Alessandro il Grande.

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