Razionalità estesa

La razionalità estesa è la sfera razionale di un soggetto che comprende sia i bisogni individuali della persona che i bisogni degli esseri umani, di cui è parte il soggetto decisionale stesso. Questo approccio modifica l'ipotesi della teoria economica neoclassica ( postulato di razionalità ), in base alla quale le scelte individuali sono prese da ciascun soggetto tenendo conto esclusivamente del proprio interesse personale. La razionalità estesa si basa sulla constatazione che nessun uomo è un individuo isolato, ma in realtà è parte di una comunità di uomini, di cui si sente parte integrante e condivide il senso comune e le regole morali. Adottando la razionalità estesa l'individuo esamina anche altri aspetti e motivazioni come, ad esempio, il bisogno di vivere in un ambiente sicuro, pulito e sano.

La razionalità estesa consente di spiegare alcuni comportamenti umani come la tutela dell'ambiente e del paesaggio, della biodiversità, ecc. Tutti questi aspetti non sarebbero presi in considerazione basandosi esclusivamente sulla razionalità perfetta della teoria neoclassica e sul mero egoismo individuale. Le stesse scelte economiche dei soggetti, sia di produzione che di consumo, sono influenzate dai giudizi di valore della persona, dai suoi valori e non soltanto dagli interessi a lui più vicini. La razionalità estesa ( altruismo ) e la razionalità individuale ( egoismo ) possono, talvolta, entrare in conflitto. In tali circostanze il soggetto può seguire, a seconda dei casi, l'una o l'altra strada, oppure cercare di ottenere la stessa utilità marginale da entrambi i bisogni.

Pianificazione statale e interventi pubblici. Gli economisti neoclassici umanistici sono favorevoli a un maggior intervento dello Stato sul sistema economico, al fine di limitare il problema della scelta individuale tra la motivazione altruistica ed egoistica. L'approccio umanistico non elimina del tutto il mercato, ma introduce dei limiti alla libertà decisionale dei soggetti economici, a favore della pianificazione dello Stato e dell'intervento pubblico in economia. Allo Stato non è più affidato soltanto il compito di rimuovere i fallimenti del mercato ma anche quello di perseguire i bisogni estesi e soddisfare le metapreferenze della comunità. Secondo questa tesi, lo Stato può adottare scelte più vicine alla razionalità estesa e al senso della comunità rispetto a quelle dei singoli individui, in quanto nel soggetto pubblico-statale non si presenta il dilemma della scelta tra il mero interesse personale e i bisogni estesi della comunità.

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