Pierre de Boisguillebert

Pierre le Pesant de Boisguillebert ( o Boisguilbert ) è un economista francese del XVIII secolo. Nasce a Rouen nel 1646 e muore nella sua città natale nel 1714 all'età di 68 anni. Boisguillebert è un precursore della scuola fisiocratica e della scuola classica dell'economia politica e uno dei critici della teoria mercantilista. È anche uno dei primi economisti a costruire il reddito nazionale come indicatore economico-statistico per misurare la ricchezza di un paese e ad elaborare un metodo di misurazione.

La ricchezza reale e la critica al mercantilismo

Boisguillebert rifiuta l'idea mercantilista della ricchezza come frutto dell'attività commerciale e monetaria. L'economista francese considera la ricchezza come un insieme di beni reali, in particolar modo dei beni agricoli da cui dipende la sopravvivenza e la prosperità della popolazione. Concepisce la ricchezza come un'entità reale e non monetaria.

l'idea di Boisguillebert dell'agricoltura come origine della ricchezza e del reddito nazionale

Boisguillebert critica le politiche mercantiliste e minimizza l'importanza dei metalli preziosi. Secondo l'autore, nei periodi di crisi e nelle congiunture economiche sfavorevoli, l'oro e l'argento sono tesaurizzati, contribuendo così ad aggravare la scarsità delle merci. Per uscire dalle congiunture avverse, Boisguillebert propone una politica economica di alleggerimento della pressione fiscale per aumentare i consumi e l'eliminazione degli ostacoli e dei vincoli agli scambi.

la critica di Boisguillebert alla ricchezza monetaria e alle politiche mercantiliste

Il protezionismo agrario

Come altri pensatori francesi dell'epoca, anche Boisguillebert si schiera dalla parte del protezionismo agrario. Propone l'eliminazione dei dazi sulle esportazione del grano, una riforma fiscale e una politica economica di sostegno al settore agricolo. Ad esempio, propone la riduzione delle imposte sia sul settore agricolo che sulla spesa di consumo dei consumatori. È anche a favore della semplificazione fiscale e della liberalizzazione degli scambi, perlomeno nel commercio interno.

le politiche economiche proposte da Pierre de Boisguillebert

Il settore agricolo è considerato come l'origine del valore e della ricchezza. Secondo Boisguillebert ogni reddito ha origine direttamente o indirettamente dalla produzione agricola. Secondo Boisguillebert, il consumo dei proprietari terrieri è anche uno dei fattori determinanti dello sviluppo economico. Qualsiasi imposta sul consumo, secondo la sua visione, produrrebbe un impoverimento del paese. Boisguillebert suggerisce l'utilizzo di un'imposta sul reddito.

Il laissez faire e il liberismo economico

A sostegno del reddito degli agricoltori sostiene la necessità di avere dei prezzi conformi alle leggi naturali. Secondo Boisguillebert, i prezzi tendono ad avvicinarsi al loro valore di mercato quando le forze di mercato sono libere di muoversi, senza vincoli e ostacoli esterni. È uno dei primi economisti francesi a difendere il laisser faire e la liberalizzazione degli scambi.

il laisser faire ( liberalizzazione degli scambi ) porta i prezzi al loro valore naturale e aumenta il reddito del settore agricolo ossia la ricchezza nazionale

Il laisser faire spinge i prezzi dei prodotti agricoli verso il loro valore naturale e, così facendo, aumenta il reddito del settore agricolo, da cui deriva indirettamente sia lo sviluppo economico che la ricchezza nazionale del paese. Per questa sua difesa della tendenza naturale dei mercati di convergere verso l'equilibrio, Boisguillebert è considerato un precursore della scuola classica e della fisiocrazia.

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note


  • Boisguillebert nasce in una famiglia nobile e incarna lo spirito dell'aristocrazia francese.
  • Le tesi di Boisguillebert sono fortemente influenzate dalle sue esperienze personali a diretto contatto con la miseria delle classi sociali agricole francesi, le quali escono fortemente impoverite dalla crisi del 1670 e dalle innumerevoli tasse e gabelle. Come giurista riveste l'incarico di lungotenente del baliaggio di Rouen, a stretto contatto con la realtà della campagna francese. Boisguillebert si rende conto della divisione in classi sociali che considera ingiusta e, a differenza di Petty, matura una visione filantropica.
  • Per migliorare la condizione di vita delle persone nel settore agricolo, Boisguillebert propone la sostituzione delle tasse con una decima sul prodotto netto agricolo.
  • La monarchia francese non tollera le tesi di Boisguillebert e lo condanna all'esilio, facendolo tornare in patria soltanto negli ultimi anni della sua vita.
  • Marx lo considera uno dei padri dell'economia classica.
  • Visione pre-keynesiana della crisi. La visione della crisi economica di Boisguillebert è da considerarsi pre-keynesiana. L'economista francese è consapevole della tendenza a tesaurizzare le monete e i metalli preziosi durante i periodi di crisi economica. La tesaurizzazione delle monete aggrava la crisi economica poiché deprime ulteriormente i consumi. Una visione simile è alla base della trappola della liquidità di Keynes, pubblicata dall'economista inglese due secoli più tardi. Per uscire dalla crisi, Boisguillebert propone, come Keynes, una politica economica finalizzata ad aumentare i consumi.
  • Teoria dell'equilibrio economico. Boisguillebert intuisce la tendenza dei mercati di convergere verso l'equilibrio economico generale. Quando un prezzo è troppo basso, i produttori riducono l'offerta del bene, facendone aumentare il prezzo. Viceversa, quando il prezzo è troppo alto, gli acquirenti riducono gli acquisti, costringendo i produttori a ridurre il prezzo di vendita della merce. Ogni singolo soggetto economico persegue i propri interessi ma, indirettamente, contribuisce a realizzare l'equilibrio economico in modo armonioso, come mosso da una provvidenza superiore. L'intuizione di Boisguillebert è molto simile alla "mano invisibile" di Adam Smith.

Bibliografia

  • "Le détail de la France" ( 1697 )
  • "Traité de la nature, culture, commerce et intéret des graines" ( 1712 )
  • "Le factum de la France" ( 1707 )
  • "Dissertation sur la nature des richesses, de l'argent, et des tributs" ( 1712 )


Teoria economica classica


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