L'egoismo nella filosofia del '600 e del '700

Il comportamento egoistico è uno dei principali argomenti di dibattito nelle teorie filosofiche del XVII e del XVIII secolo. Il passaggio dalla società arcaica medioevale a quella moderna costringe l'uomo a rivedere la visione morale dell'egoismo.

L'egoismo nel medioevo

Nel Medioevo l'egoismo individuale è soprattutto la causa del disordine e del caos. Dove non c'è ordine vale la legge del più forte ( legge della giungla ) e nessuno può sentirsi al sicuro. Lo Stato assoluto nasce per imporre a tutti l'ordine tramite l'autorità legittimata da Dio e dall'uso della forza. Le persone si sottomettono con obbedienza al potere assoluto dello Stato spinte dal desiderio di ottenere in cambio la protezione e la sicurezza per sé e per le proprie famiglie.

Il capitalismo mercantile e l'ascesa della classe borghese

Con l'ascesa del capitalismo mercantile, nel XVII secolo emerge una nuova classe sociale borghese che dispone di un enorme potere economico. Il potere politico delle classi aristocratiche non è più sufficiente a garantire l'ordine e la ricchezza della nazione.

Le filosofie politiche medioevali non sono più idonee a descrivere la società moderna. Il successo economiche delle classi borghese è determinato dal loro comportamento egoistico alla ricerca del profitto. L'egoismo non è più la causa del disordine che giustifica lo Stato assoluto ma della ricchezza delle persone e della società.

L'origine della società e del contratto sociale tra le persone deve, pertanto, essere spiegata in altri modi. La stessa giustificazione metafisica del potere concesso da Dio non è più adatta per spiegare le società moderne del XVII secolo.

Il giusnaturalismo e l'empirismo

La giustificazione metafisica del potere concesso da Dio viene abbandonata e sostituita con un'altra, legata al ragionamento scientifico e al razionalismo cartesiano. Le strade seguite dai filosofi sociali sono due, il giusnaturalismo e l'empirismo.

  • Giusnaturalismo. Secondo il giusnaturalismo esiste un ordine naturale che regola tutti i fenomeni umani. Le leggi dello Stato rappresentano l'ordine positivo e sono legittime soltanto se non sono in contrasto con le leggi naturali. Il giusnaturalismo è una delle fondamenta delle scienze sociali del XVIII secolo. Questa filosofia non viene però abbracciata da tutti, poiché conduce anche ad esiti controversi, come le teorie egualitariste che rivendicano il diritto dell'individuo all'eguale distribuzione delle terre e della ricchezza.
  • Empirismo. Secondo i filosofi empiristi gli uomini hanno una naturale tendenza alla benevolenza e alla simpatia. La nascita della società non deriva, quindi, né da Dio, né dalla sicurezza offerta dallo Stato, ma dal naturale bisogno umano di vivere con i propri simili.

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Teoria economica classica


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