Dinastia Omàyyadi
La guerra civile tra i califfati dell'impero islamico si conclude nel 661 con l'ascesa al potere del califfo Muàwiya della dinastia Omàyyadi.
Gli Omàyyadi sono una ricca famiglia di mercanti arabi della Mecca. Inizialmente sono pagani e contrastano l'avanzata di Maometto. Si sottomettono all'Islam nel 630 con la dichiarazione di resa della Mecca. Dopo l'atto di sottomissione alla fede islamica collaborano con il Profeta e ottengono diversi ruoli di responsabilità nel nascente impero islamico.
La dinastia Omàyyadi riorganizza l'impero in una forma monarchica ed ereditaria.
La capitale dell'impero islamico viene spostata a Damasco.
L'espansione araba sotto gli Omàyyadi
Sotto la dinastia Omàyyadi l'impero islamico si espande ulteriormente verso nord, nelle regioni del Caucaso, del Mar Caspio, e verso sud nei territori della Persia meridionale.
Gli arabi conquistano grandi città come Samarcanda e Buhara.
La conquista della Spagna
Nel 711 l'espansione araba giunge in Europa, gli arabi sconfiggono i Visigoti e occupano i loro territori in Spagna.
La fine della dinastia Omàyyadi
Nel 750 una rivolta porta al potere la dinastia Abbasside, ponendo fine alla dinastia Omàyyadi dopo 89 anni di regno.