Teoria del valore dei mercantilisti
La teoria del valore della scuola mercantilista si basa sulla visione economica dello scambio da parte del mercante-capitalista. Agli occhi di un mercante la ricchezza viene generata dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita di una merce. Secondo i mercantilisti il valore nasce nel processo dello scambio ed è determinato dal mercato, dalle forze dell'offerta e della domanda. Dal lato dell'offerta, il mercante-capitalista non può vendere una merce al di sotto del costo di acquisto o di produzione. Dal lato della domanda, invece, l'acquirente decide di acquistare una merce in base alla sua utilità e rarità ( scarsità ).
- Utilità. Il valore di una merce dipende dall'utilità di cui beneficia l'acquirente tramite l'uso. È la capacità della merce di soddisfare l'esigenza, il desiderio o il bisogno dell'acquirente. I mercanilisti chiamano questo concetto con il termine di valore d'uso.
- Rarità. L'utilità assoluta non consente di determinare il valore poiché gli acquirenti considerano soprattutto l'utilità relativa, la relazione tra l'utilità e la quantità disponibile di una merce ( scarsità ). A parità di utilità assoluta, una merce scarsa viene pagata molto di più rispetto a una merce abbondante. Il valore d'uso è più alto se la merce è rara. poiché più persone cercano di acquistare le poche unità disponibili e, pertanto, anche il prezzo di vendita della merce è più alto.
Secondo la scuola mercantilista il valore naturale di una merce è il prezzo di mercato. Il valore d'uso è uno dei fattori determinanti del prezzo di mercato poiché influisce sulla domanda. Tuttavia, non vi è coincidenza tra valore d'uso e prezzo di mercato poiché quest'ultimo dipende anche da altri fattori dal lato dell'offerta. In conclusione, il prezzo di mercato è determinato dall'agire delle forze di domanda e di offerta,
La teoria del valore dei mercantilisti introduce degli elementi teorici molto importanti che saranno ripresi e modificati successivamente da altre scuole del pensiero economico. I mercantilisti osservano l'origine del valore nel processo di scambio, dando poca importanza agli aspetti e ai costi della produzione. L'elemento centrale della loro teoria del valore è soprattutto l'utilità della merce che spinge un'acquirente a pagare il suo prezzo di vendita. Si tratta perlopiu di una teoria del valore-utilità.
Le politiche economiche mercantiliste. La teoria del valore consente ai mercantilisti di formulare delle politiche economiche favorevoli ai loro interessi, pure se presentate come principi generali dell'economia. Le politiche economiche mercantiliste sono finalizzate all'affermazione dei mercati di monopolio nelle mani di pochi mercanti-capitalisti. I mercantilisti propongono l'attuazione di politiche economiche basate sul protezionismo per limitare la concorrenza delle merci estere. Spesso i mercantilisti sostengono anche l'intervento dello stato per limitare la concorrenza tra mercanti nei confini nazionali e per ridurre il numero delle imprese mercantili. Ad esempio, il governo concede dei privilegi a singole compagnie mercantili, riducendo il numero delle compagnie mercantili autorizzate ad operare come venditori in un mercato e/o ad approvvigionarsi delle materie prime strategiche della produzione delle merci. In alcuni paesi le compagnie mercantili privilegiate divengono più potenti degli stessi governi nazionali.
- La teoria del valore dei mercantilisti viene formulata in modo completo da Nicholas Barbon nell'opera "A Discourse of Trade" del 1690.