OKPEDIA TEOREMA DI BARRO

Teorema di Barro

Il teorema di Barro è una proposizione formulata dall'economista statunitense neoricardiano Robert Joseph Barro nel 1974 in base alla quale i consumatori-contribuenti sono indifferenti rispetto al finanziamento del disavanzo pubblico tramite l'imposizione fiscale o il debito pubblico, in quanto anche nell'ipotesi dell'indebitamento pubblico i consumatori sono in grado di scontare al presente le imposte future riducendo i propri consumi correnti. La proposizione di Barro si basa sull'ipotesi che tutti i consumatori-contribuenti abbiano aspettative razionali sul futuro. In tali condizioni i consumatori non subirebbero alcuna illusione finanziaria da parte dei governi e qualsiasi politica fiscale, sia finanziata con indebitamento e sia con maggiori imposte correnti, sarebbe neutralizzata nel presente dal comportamento degli stessi consumatori-contribuenti. In conclusione, secondo Barro i cittadini non possono essere illusi dallo Stato che emette debito pubblico poiché gli stessi cittadini scontano immediatamente sulle scelte correnti l'onere delle future imposte restringendo i consumi. Il teorema di Barro sviluppa il teorema dell'equivalenza di Ricardo, concepito dall'economista inglese nel '800, nella nuova macroeconomia classica degli anni '60 di cui lo stesso Barro è uno dei massimi esponenti.

Incertezza. Il teorema di Barro su basa sulla condizione che i consumatori-contribuenti operino in condizioni di informazione perfetta e razionalità perfetta, ossia che questi ultimi siano in grado di determinare con esattezza il proprio orizzonte temporale e di effettuare le scelte più razionali per se stessi. L'informazione perfetta implica che tutti i consumatori abbiano accesso alle informazioni sulle scelte di governo, sull'andamento del debito pubblico e del PIL, sull'andamento futuro dell'economia, ecc. In realtà, anche se ciò fosse possibile, ogni operatore economico opera in condizioni di incertezza sul futuro e nessuno potrebbe quindi prevedere con certezza ed esattezza l'onere fiscale futuro. Ad esempio, l'indebitamento potrebbe finanziare investimenti tali da consentire una futura crescita economica superiore all'onere del debito pubblico stesso. Nessun consumatore potrà mai avere le informazioni perfette sul futuro. La razionalità perfetta, invece, implica che ogni consumatore sia in grado di maturare la scelta ottimale per i propri interessi economici. Tuttavia, la razionalità perfetta è soltanto una ipotesi teorica applicabile per l'homo oeconomicus, nella realtà di tutti i giorni nessun operatore economico opera in condizioni di razionalità perfetta.

Conflitto di interessi intergenerazionale. Un'altra critica verte sull'ipotesi di Barro che le generazioni operino in un orizzonte temporale infinito. Nel teorema di Barro la generazione corrente e quella futura sono praticamente eguali, la prima include nella propria funzione di utilità anche l'interesse della seconda. In realtà, gli esseri umani sono mortali e nella sequenza temporale la generazione corrente e la generazione futura sono spesso caratterizzate da interessi diversi e contrapposti. Non tutti i genitori desiderano lasciare il frutto dei propri sacrifici in eredità ai figli e, ovviamente, non tutti i consumatori hanno figli del cui futuro preoccuparsi. Una persona può preoccuparsi del futuro di suo figlio o di suo nipote, ma difficilmente si preoccuperà anche dei suoi pronipoti. A questo si aggiunge anche la "miopia" sul proprio futuro (incertezza) in cui un medesimo individuo scarica sul proprio futuro l'onere delle sue scelte correnti soltanto perché sottovaluta il sacrificio futuro. Dando per scontato che la generazione futura non può decidere poiché non esiste ancora, è quindi razionale che la generazione corrente spinga per trasferire l'onere della spesa pubblica corrente sulla generazione futura tramite l'indebitamento pubblico. In tali casi la generazione futura non inizierà subito a risparmiare per accumulare le risorse necessarie per poter pagare in futuro l'onere del debito pubblico ma, molto più razionalmente, se ne disinteresserà, facendo venire meno il teorema di Barro e di Ricardo ( Tobin ).

Risparmio in funzione del reddito e del ciclo vitale. La ricchezza della società non è in funzione del disavanzo pubblico del paese, come si deduce dal teorema di Tobin, bensì del reddito che la stessa società riesce a produrre. A partire dal reddito prodotto e dal ciclo vitale gli operatori economici decidono il loro risparmio corrente (F.Modigliani).

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