Rapporto debito pubblico Pil in Italia
Il rapporto debito pubblico / PIL. Il rapporto debito pubblico / Pil ha accusato una tendenziale crescita fin dagli anni '70, registra una crescita negli anni '80 e si aggrava con la crisi economica italiana dei primi anni '90. La tendenza a coprire i deficit di bilancio con i titoli di stato ( obbligazioni del Tesoro ) è trainata dalle politiche di welfare state ( stato sociale ) in tutti i paesi sviluppati del mondo fin dagli anni '60. Tuttavia, in Italia il fenomeno si aggrava per l'insostenibilità della crescita dell'indebitamento. Gli interessi sul debito pubblico sono pagati creando altro debito, accrescendo di anno in anno l'entità del debito pubblico italiano. Nei periodi di crisi il rapporto debito pubblico / Pil si innalza fino a toccare il 121,8% (1995).
L'ingresso nell'Unione europea ( 1997-1999 ) e un periodo di sostanziale stabilità finanziaria che permette l'indebitamento a basso costo, consente all'Italia di controllare il rapporto debito pubblico / Pil negli anni duemila. In questi anni, tuttavia, non sono messe in atto vere e proprie politiche di risanamento strutturale del debito pubblico. Lo scoppio della crisi finanziaria globale del 2008 provoca un progressivo innalzamento del rapporto debito pubblico / Pil sia a causa dei bassi tassi di crescita del sistema economico e sia della crisi della liquidità. La conseguente crisi economica torna a far crescere il rapporto debito pubblico / Pil italiano che nel 2011 oltrepassa nuovamente il 120% a causa della difficoltà di collocare i titoli di stato con rendimenti simili a quelli degli altri paesi europei ( spread ) e del rischio default dei conti pubblici dello Stato italiano. Nonostante l'instaurarsi di un governo di unità nazionale ( governo Monti ) e l'adozione delle politiche di austerity richieste dall'UE, nel 2012 il rapporto debito/pubblico cresce ulteriormente fino al 127% a causa della recessione economica italiana.
anno | debito/PIL (%) | governo |
1976 | 54 | Andreotti |
1977 | 58 | Andreotti |
1978 | 65 | Andreotti |
1979 | 65 | Cossiga |
1980 | 55 | Cossiga |
1981 | 55 | Forlani |
1982 | 60 | Spadolini-Fanfani |
1983 | 65 | Fanfani-Craxi |
1984 | 74,4 | Craxi |
1985 | 80,5 | Craxi |
1986 | 84,5 | Craxi |
1987 | 88,6 | Craxi-Goria |
1988 | 90,5 | Goria-De Mita |
1989 | 93,1 | De Mita-Andreotti |
1990 | 94,7 | Andreotti |
1991 | 98 | Andreotti |
1992 | 105,2 | Andreotti-Amato |
1993 | 115,6 | Amato-Ciampi |
1994 | 121,8 | Ciampi-Berlusconi |
1995 | 121,5 | Dini |
1996 | 120,9 | Dini-Prodi |
1997 | 118,1 | Prodi |
1998 | 114,9 | Prodi-D'Alema |
1999 | 113,7 | D'Alema |
2000 | 109,2 | D'Alema-Amato |
2001 | 108,8 | Amato-Berlusconi |
2002 | 105,7 | Berlusconi |
2003 | 104,4 | Berlusconi |
2004 | 103,9 | Berlusconi |
2005 | 105,8 | Berlusconi |
2006 | 106,6 | Berlusconi-Prodi |
2007 | 103,6 | Prodi |
2008 | 106,3 | Prodi-Berlusconi |
2009 | 116 | Berlusconi |
2010 | 119 | Berlusconi |
2011 | 120,8 | Berlusconi-Monti |
2012 | 127 | Monti |