Paradigma SCP ( Struttura Condotta Performance )

Il paradigma S-C-P ( Struttura Condotta Performance ) è un teorema economico che lega i risultati ( performance ) delle imprese al loro comportamento ( condotta ) e, indirettamente, alla struttura del settore industriale di appartenenza. Viene sviluppato negli anni '30 del Novecento negli Stati Uniti presso l'università di Harvard nell'ambito dell'economia industriale. In base a questo primo approccio le caratteristiche della struttura di un settore economico determinano in modo esogeno e univoco il comportamento delle imprese che vi fanno parte.

PARADIGMA SCP

Secondo la Scuola di Harvard le imprese devono rispettare le regole del gioco scritte all'esterno di esse. L'impresa in grado di adattarsi prima e meglio ( condotta ) alle regole del gioco ( struttura ) si afferma e vince ( performance ). Al centro degli studi S-C-P. viene posto il settore economico.

  • Settore industriale. Secondo il paradigma S-C-P il comportamento delle imprese è determinato dalle caratteristiche della struttura (S) del settore industriale ( dimensioni impianti, numero imprese, differenziazione di prodotto, barriere di ingresso, concentrazione, ecc. ). La struttura industriale è determinata dalle condizioni di base del mercato. Le condizioni di base del settore industriale sono prevalentemente delle caratteristiche di lungo periodo e nel breve periodo sono considerate variabili esogene del modello economico, non modificabili né dalle imprese, né dai policy maker. Le principali condizioni di base di un settore industriale sono le seguenti:
    • Tecnologia. La tecnologia determina l'andamento del costo medio di produzione delle imprese e le economie di scala della produzione. Ad esempio, negli impianti di grandi dimensioni le economie di scala consentono di ottenere il costo medio più basso in corrispondenza di un'elevata quantità di produzione ( scala minima efficiente ). Quanto maggiore è la quantità di produzione minima efficiente in rapporto alla domanda, tanto più forti sono le barriere di ingresso e maggiore è il livello di concentrazione dell'offerta ( numero delle imprese ) e la dimensione delle imprese ( capacità degli impianti ) nel settore industriale.
    • Elasticità della domanda. L'elasticità della domanda di un bene è determinata dalla sostituibilità del bene economico con altri beni sostituti.
    • Tasso di crescita della domanda. Una domanda in forte crescita lascia ampio spazio alle imprese new comers, le quali possono attuare un piano di investimento per entrare nel mercato con maggiori possibilità di crescita rispetto a un mercato statico e maturo.
    • Fattori storico-ambientali. La struttura industriale è influenzata anche da fattori storici e ambientali del sistema economico. Ad esempio, l'imprenditorialità è generalmente ostacolata dall'instabilità politica del paese, dal livello di corruzione, dalla sindacalizzazione del lavoro, ecc.
  • Condotta / comportamento. Il comportamento o condotta delle imprese indica l'insieme della politica e delle scelte aziendali relative al prezzo e alla produzione.
  • Performance. Il comportamento (C) delle imprese determina, a sua volta, le performance (P) delle stesse ossia i loro risultati economici ( profitto, fatturato, potere di mercato, efficenza, potere di mercato, benessere collettivo, ecc ). È opportuno distinguere due diversi obiettivi delle politiche industriali:
    • Performance aziendale. La performance aziendale è il risultato economico della singola impresa. È generalmente misurato in termini di fatturato, di profitto, di vendite e di quota di mercato.
    • Surplus totale. Il surplus totale è il benessere collettivo ( o benessere sociale ) che tutti gli operatori economici ( imprese, consumatori, lavoratori, Stato, ecc. ) traggono dal settore industriale.

Ad esempio, il grado di concentrazione dell'offerta è correlato direttamente al margine di profitto conseguibile dalle imprese. Nel monopolio l'offerta è concentrata in una sola impresa che ottiene un profitto elevato. Nell'oligopolio l'offerta è distribuita tra poche imprese e il profitto è positivo ma inferiore rispetto a quello di un'impresa monopolista. Nella concorrenza perfetta l'offerta è suddivisa tra una moltitudine di imprese e il profitto è tendenzialmente nullo.

Il paradigma S-C-P analizza soltanto un aspetto della realtà. La struttura industriale influenza e determina il comportamento delle imprese ma è anche vero che alcune imprese leader, di grandi dimensioni e con un forte potere di mercato, possono essere in grado di modificare a proprio vantaggio sia le regole del gioco che le caratteristiche stesse del settore industriale in cui operano a scapito delle altre imprese industriali. In quest'ultimo caso la relazione tra settore e impresa cessa di essere univoca ( paradigma SCP) per diventare biunivoca. Tale ipotesi è portata avanti dalla nuova economia industriale.

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note



  • Determinismo economico. Nella teoria S-C-P la struttura del settore determina il comportamento delle imprese. Questa relazione di causa-effetto, frutto di un approccio deterministico, è eccessivamente semplificata e si scontra con la complessità della realtà economica.


Economia industriale


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