Impero dei Carolingi

I Carolingi sono una dinastia dei franchi, nata dall'unione delle famiglie nobili dei Pipinidi e dei Arnolfingi nel regno di Austrasia. Le due famiglie entrano al servizio dei sovrani Merovingi e, successivamente, si insediano al potere reale dopo la fine della dinastia merovingia.

Il nome Carolingi deriva da Carlo Magno a cui si deve la nascita del Sacro Romano Impero nell'anno 800. È attribuito successivamente alla famiglia dei Pipinidi-Arnolfingi e ai loro discendenti.

La riunificazione del regno dei franchi

Il capostipite dei Carolingi, Pipino di Heristal, nel 687 sconfigge i Merovingi di Neustria e riunifica il regno di Austrasia e Neustria.

    I punti di forza dei Pipinidi

  1. Il rapporto di vassallaggio tra sovrano e guerrieri, a cui sono concesse in beneficio le terre conquistate o requisite, talvolta anche alla Chiesa, in cambio della lealtà personale nei confronti del re. Da questa caratteristica ha origine il sistema feudale.
  2. I buoni rapporti tra Pipinidi e la Chiesa. La famiglia dei Pipinidi concede al Papa di riorganizzare la Chiesa cattolica franca e ne sostiene le opere di evangelizzazione. Inoltre, i franchi contrastano l'espansione islamica in Spagna e offrono protezione ai cristiani. Questo consente ai Pipinidi di godere dell'appoggio del Papa nella politica internazionale.

La riunificazione del regno dei franchi viene portata a termine nel 724 da Carlo Martello, figlio di Pipino di Heristal, con la riconquista delle regioni della Gallia meridionale.

Durante la campagna militare nelle terre meridionali, nel 732 Carlo Martello ottiene un'importante vittoria anche contro gli arabi nella battaglia di Poitiers salvando il regno dei franchi dall'invasione araba.

La vittoria di Carlo Martello nella battaglia di Poitiers frena l'espansione araba nel continente europeo e avvia la fase di riconquista dei territori ispanici da parte degli europei.

L'investitura reale di Pipino il Breve

Nel 751 Pipino il Breve, figlio di Carlo Martello, chiede l'investitura reale al papa Stefano II che gliela concede in cambio della protezione dai longobardi.

La dinastia dei Pipinidi-Arnolfingi ha raggiunto il potere al servizio dei Merovingi, insediandosi sul trono alla caduta di questi ultimi. Regnano "de facto" come sovrani dei franchi ma senza alcuna autorità regia o riconoscimento esterno.

L'impero di Carlo Magno

Alla morte di Pipino il Breve nel 768, gli succedono al trono i figli Carlomanno e Carlo ( futuro Carlo Magno ).

Per stabilire rapporti diplomatici con i longobardi, la madre di Carlomanno e Carlo organizza i loro matrimoni con le figlie del re longobardo Desiderio.

Nel 771 Carlomanno muore e Carlo diventa l'unico re dei franchi.

Carlo chiede di essere nominato re dei franchi senza considerare i discendenti di Carlomanno, accentrando così su se stesso tutto il potere.

La guerra tra franchi e longobardi

Dopo l'ascesa al trono Carlo ripudia la moglie longobarda Ermengarda. Il gesto provoca le ire del re longobardo Desiderio che si reca dal papa per chiedere di schierarsi contro Carlo.

Il papa Adriano I, anziché schierarsi, chiama in proprio soccorso i franchi che entrano in Italia e sconfiggono definitivamente i longobardi nel 774.

Una volta sconfitti i longobardi, il re dei franchi Carlo si proclama re di Longobardia.

Il re longobardo Desiderio si rifugia a Pavia dove viene assassinato. Suo figlio Adelchi, invece, fugge a Bisanzio. Non ci sono altri pretendenti al trono longobardo. Sopravvivono soltanto i ducati longobardi del centro-sud che non si erano alleati con Desiderio nella guerra contro i franchi. Diversi ducati longobardi saranno conquistati dai franchi negli anni successivi ( es. Ducato di Spoleto ).

L'espansione in Europa

Nel 785 Carlo Magno sconfigge i sassoni e conquista i territori della Germania settentrionale.

Nel 788 annette al regno anche i territori di Corinzia e Baviera, togliendoli al duca Tassilone, un vassallo reo di aver congiurato contro di lui.

Nel 796 i franchi sotto la guida di Carlo Magno sconfiggono gli avari a occidente.

Nei primi anni del IX secolo i franchi si espandono anche in Spagna contro gli arabi, riconquistando la Catalogna.

Nonostante l'espansione il regno dei franchi resta coeso e stabile anche nei territori conquistati. Si rafforza le zone di frontiera ( marche ) per proteggersi dalle invasioni esterne.

L'incoronazione imperiale di Carlo Magno

Il 25 dicembre 800 il papa nomina Carlo Magno imperatore del sacro romano impero. Questo titolo riconosce al re dei franchi il ruolo di difensore della cristianità e l'autorità politica degli imperatori romani.

Tuttavia, la nomina acuisce i contrasti con l'imperatrice Irene dell'impero romano orientale. Bisanzio non riconosce l'incoronazione imperiale di Carlo Magno.

La guerra dei franchi contro Venezia. Nel 810 i franchi guidati da Pipino, figlio di Carlo Magno e reggente di Longobardia, tentano di conquistare Venezia ma senza successo. Una flotta bizantina interviene a soccorso della città lagunare. Sia i franchi che i bizantini hanno interesse al controllo dei traffici commerciali tra Venezia e l'Oriente.

Nel 812 franchi e bizantini sottoscrivono un accordo in cui i franchi rinunciano a Venezia e i bizantini riconoscono il titolo imperiale di Carlo Magno.

Il declino dell'impero carolingio

Dopo la morte di Carlo Magno, nel 814, l'impero è ereditato dal figlio Ludovico il Pio.

Successivamente l'impero viene suddiviso tra Ludovico il Germanio, Lotario e Carlo il Calvo.

la discendenza di Carlo Magno

La spartizione del territorio apre un periodo di contrasti interni che indebolisce progressivamente l'impero nei confronti dei nemici esterni ( saraceni, normanni e magiari ).

Nel 877 la decisione di concedere l'ereditarietà dei territori ai conti e ai marchesi ( capitolato di Quierzy ) accelera ulteriormente la spinta centrifuga dal potere imperiale.

L'impero carolingio si conclude nel 887 con la deposizione di Carlo il Grosso.

L'impero è suddiviso in una moltitudine di regni, contee, marche e ducati, in continua lotta l'uno con l'altro.

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