Sacro romano impero di Carlo Magno

L'impero carolingio nasce nel 800 con l'incoronazione di Carlo Magno a imperatore del sacro romano impero da parte di papa Leone III. Con il titolo imperiale il papa riconosce il regno dei franchi come l'autorità politica a difesa dell'ordine sociale e religioso in Europa.

E' preferibile parlare di impero carolingio anziché di sacro romano impero. Nella storiografia latina l'impero carolingio è definito Sacro romano impero. Tuttavia, la stessa denominazione è attribuita anche all'impero dei sassoni del X secolo. Nella storiografia inglese e tedesca, invece, si parla di sacro romano impero soltanto in riferimento all'impero sassone. Questo genera confusione.

La corona imperiale unisce nella corona imperiale sia l'autorità dell'impero romano e la sacralità della cristianità, sulla base del modello avviato a Roma dall'imperatore Costantino nel IV secolo.

Agli inizi del XIX secolo l'impero carolingio si estende su gran parte dell'Europa, sui territori di Francia e Germania, sull'Italia settentrionale, i territori dell'est europeo e parte della Spagna.

Le differenze tra l'impero romano e l'impero carolingio

Nonostante i richiami alla romanità e all'universalità della fede cristiana, l'impero carolingio è fondato sulle tradizioni barbariche.

L'imperatore conserva tutti i precedenti titoli e corone.

Esempio. Carlo Magno conserva il titolo di re dei franchi e re di Longobardia anche dopo la nomina imperiale.

Inoltre, l'imperatore concepisce l'impero come un patrimonio personale, da concedere in beneficio ai propri uomini più fidati e da suddividere tra i propri eredi.

L'organizzazione dell'impero carolingio

Il Sacro romano impero di Carlo Magno si fonda sulle tradizioni barbariche già in uso con in merovingi.

Le terre dell'impero appartengono al re. Il territorio è suddiviso in circoscrizioni dette contee e marche, amministrate dagli uomini di fiducia alla corona dopo un giuramento di fedeltà al re.

  • Le contee sono le circoscrizioni interne all'impero e sono affidate ai conti.
  • Le marche sono circoscrizioni ai confini dell'impero e sono affidate ai marchesi. Essendo a contatto con i territori esterni, svolgono la funzione di protezione dell'impero.

    Ad esempio, la Marca ispanica separa il regno dei franchi dal califfato arabo in Spagna.

Sia i conti che i marchesi si occupano della gestione amministrativa, giudiziaria e militare della circoscrizione. Ad esempio, la raccolta delle imposte, il rispetto delle leggi, il reclutamento dei soldati, ecc.

Le circoscrizioni sono concesse temporaneamente ai conti e ai marchesi.

Alla morte del beneficiario ( conte o marchese ) il territorio della contea o della marca torna all'imperatore e può essere affidata ad altri.

Soltanto a partire dal 877 viene introdotta l'eredità delle contee con il capitolare di Quierzy emesso da Carlo il Calvo. A partire dal 877 le contee sono trasmesse dai conti ai propri familiari.

L'attività dei conti e dei marchesi è sotto il controllo dei missi dominici nominati direttamente dall'imperatore.

Il governo imperiale si svolge nel Palazzo ( Palatium ) dall'imperatore e dalla sua corte di cavalieri e chierici.

Tuttavia, il Sacro romano impero di Carlo Magno non ha una capitale fissa perché la corte e il Palatium si spostano periodicamente nelle varie città del regno.

L'attività giuridica e legislativa del Palatium è svolta dai chierici e le leggi hanno valore su tutte le contee del territorio imperiale.

Le leggi imperiali sono dette Capitolari perché sono composte da brevi capitoli.

Ai chierici è anche affidata la gestione degli affari ecclesiastici e le attività di cancelleria.

La divisione dell'impero carolingio

Alla morte di Carlo Magno nel 814 gli succede al trono imperiale il figlio Ludovico il Pio che unifica tutte le corone nel titolo di imperatore e accentra il potere imperiale ( Ordinatio Imperii ).

L'imperatore Ludovico il Pio divide l'impero in tre parti e le affida ai suoi tre figli:

  • Ludovico il Germanico regna sulla Germania.
  • Lotario regna sui territori centrali dall'Italia al Mar del Nord e mantiene il titolo imperiale.
  • Carlo il Calvo regna sui territori occidentali.

la discendenza di Carlo Magno

Nel 842 Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo si alleano per spodestare il fratello Lotario nel giuramento di Strasburgo.

Un anno dopo Lotario accetta le condizioni dei fratelli e la spartizione de facto dell'impero sottoscrivendo il Trattato di Verdum ( 843 ).

Il Trattato di Verdum ( 843 )

Alla morte di Lotario la carica imperiale passa al figlio Ludovico II e successivamente a Carlo il Calvo.

Il declino e la fine dell'impero carolingio

La spartizione dei territori fra i discendenti di Carlo Magno e la crescente autorità locale degli aristocratici nelle contee, dopo l'approvazione del capitolato di Quierzy, indebolisce l'impero nei confronti dei nemici esterni.

Il capitolato di Quierzy del 877 introduce l'ereditarietà delle contee e marche ai familiari dei conti e dei marchesi.

L'impero deve affrontare contemporaneamente le invasioni dei saraceni a sud, dei magiari a est e dei normanni a nord.

Nel 884 Carlo il Grosso, figlio di Ludovico il Germanico, riunisce temporaneamente l'impero carolingio.

Tuttavia, dopo soli tre anni, l'imperatore Carlo il Grosso viene deposto dopo l'ennesima incursione dei normanni.

Con la deposizione di Carlo il Grosso nel 887 si conclude l'impero e la dinastia carolingia.

Le contee diventano autonome e l'impero carolingio si disintegra in una moltitudine di regni, contee, marche e ducati autonomi e in continua lotta tra loro.

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