Google Penguin

Google Penguin è un algoritmo anti-spam del motore di ricerca Google. La sua introduzione viene annunciata dal search engine nel corso del 2012 ed entra a pieno regime nel 2013 con i vari upgrade. L'algoritmo si distacca radicalmente dai precedenti controlli anti-spam che integra e, in parte, sostituisce. Una delle principali finalità dell'algoritmo Penguin consiste nel penalizzare i siti web che alterano i risultati delle ricerche tramite link in entrata non naturali ( link artificiali ). Si tratta di link building realizzate ad hoc per indirizzare una grande quantità di backlink con un'unica parola di ancoraggio ( anchor-text ) verso una pagina web, allo scopo di far accrescere artificialmente la sua link popularity. Ad esempio, una pagina web P0 viene linkata da n pagine web esterne ( P0, ... , Pn ) tramite la stessa anchor text.

esempio di link building artificiale con anchor text commerciale

Su questa tecnica sono state basate gran parte delle tecniche SEO più aggressive ( black-hat ) che diagano nel periodo 2000-2010, basate prevalentemente sulla quantità dei link in entrata di scarsa qualità verso una pagina web piuttosto che sulla qualità degli stessi. Le link building artificiali violano le Google's Webmaster Guidelines, in quanto alterano i risultati di ricerca organici del search engine, e generano spam sul motore di ricerca ( spamdexing ). Alcuni esempi di link building artificiale sono la partecipazione ai network di link oppure l'aggregazione e la duplicazione dei risultati con collegamenti ipertestuali verso la pagina di origine.

la penalizzazione per eccesso di link non naturali

Quando l'algoritmo Google Penguin individua un eccessivo numero di backlink con un'unica chiave commerciale ( anchor-text ) verso una risorsa, li considera link non naturali. L'algoritmo non si limita a penalizzare le risorse linkanti ( P1, ... , Pn ) ma, a differenza dei precedenti algoritmi anti-spam, estende la penalizzazione anche alla pagina web linkata. In caso di penalizzazione la pagina subisce la perdita di ranking da tutti i link non naturali e l'apertura di una penalizzazione per eccesso di link non naturali che causa il declassamento della stessa sui motori di ricerca. Generalmente, la penalizzazione da Google Penguin viene notificata al webmaster tramite l'apertura di una procedura di penalizzazione manuale nel pannello Strumenti Webmaster di Google.

esempio di penalizzazione indiretta delle altre pagine del sito web

La penalizzazione Penguin non colpisce l'intero sito web ma soltanto la singola pagina web. Le altre pagine di un sito web possono perdere indirettamente ranking in conseguenza della perdita di valore dei link interni provenienti della pagina web penalizzata. Per uscire dalla procedura di infrazione avviata da Penguin, il webmaster deve rimuovere tutti i backlink artificiali esterni o, in casi estremi, utilizzare un apposito strumento di Google, detto Disavow, per rifiutare tutti i backlink provenienti da un elenco di siti web esterni.

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note


  • Penguin 2.0. Nel mese di maggio 2013 il motore di ricerca annuncia un ulteriore update dell'algoritmo con il nome Penguin 2.0.
  • SEO negativa. L'algoritmo Google Penguin ha invertito l'onere della prova, scaricando sul webmaster il compito di rinnegare i link in entrata anziché limitarsi a penalizzare i siti di origine dei link. Questo processo ha generato la nascita dei fenomeni di link building malevoli e della SEO negativa. La Seo negativa consiste nella costruzione di una link building di scarsa qualità verso un sito web, al solo scopo di causare la penalizzazione del sito linkato. Ad esempio, un webmaster potrebbe organizzare una link building negativa per eliminare la propria concorrenza sui risultati di ricerca ( serp ). L'algoritmo anti-spam Penguin non riesce a distinguere tra una link building artificiale e una link building negativa, avviando in entrambi i casi una procedura di infrazione verso la risorsa linkata.

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