Elasticità domanda al reddito
In microeconomia l'elasticità della domanda al reddito misura la sensibilità della domanda alle variazioni del reddito. L'elasticità rispetto al reddito è determinata dal rapporto tra la variazione della quantità consumata di un bene e la variazione relativa del reddito del consumatore. Il coefficiente di elasticità Er è dato dal rapporto tra la variazione della quantità domandata del bene (Δq/q) e la variazione di reddito (ΔR/R).
L'elasticità della domanda al reddito è solitamente una funzione matematica crescente, in cui la variazione della quantità domandata di bene economico è correlata positivamente e direttamente con la variazione del reddito ( ER>0 ). Non si tratta però di una legge generale, essendoci diverse eccezioni alla regola. Nel caso dei beni inferiori, ad esempio le patate nell'Irlanda del XIX secolo, l'elasticità della domanda al reddito è negativa e la quantità domandata del bene si riduce all'aumentare del reddito ( ER<0 ). Nel caso dei beni primari e di prima necessità ( es. pasta, pane, sale, ecc. ) l'elasticità della domanda al reddito è nulla ( ER=0 ) in quanto l'incremento di reddito non modifica la quantità acquistata del bene economico. Dal punto di vista matematico l'elasticità è determinata mediante la derivata prima della funzione di domanda rispetto al reddito ed è misurabile sul piano cartesiano mediante l'inclinazione della curva di Engel.
L'analisi dell'elasticità della domanda rispetto al reddito consente di analizzare la natura del bene. In base alla relazione tra la domanda di un bene e il reddito è possibile individuare le seguenti tipologie di beni:
- Beni normali ( ER > 0 ). I beni normali hanno una elasticità positiva rispetto al reddito. Un incremento del reddito aumenta anche la quantità domandata (domanda) del bene.
- Beni di lusso ( ER > 1 ). I beni di lusso hanno una elasticità positiva e più che proporzionale rispetto al reddito. Un incremento del reddito aumenta la quantità domandata (domanda) del bene in modo più che proporzionale. Appartengono alla categoria dei beni di lusso i gioielli, le auto di grande cilindrata, le cene ai ristoranti di lusso, ecc.
- Beni di prima necessità ( 0 < ER < 1 ). I beni di prima necessità hanno una elasticità positiva ma meno che proporzionale rispetto al reddito. Un incremento del reddito aumenta la quantità domandata (domanda) del bene in modo meno che proporzionale.
- Beni inferiori ( ER<0 ). I beni inferiori hanno una elasticità negativa rispetto al reddito. Un incremento del reddito riduce la quantità domandata (domanda) del bene. Un esempio classico di bene inferiore sono le patate. L'incremento del reddito consente all'individuo di sostituire il consumo di beni alimentari più economici ma di bassa qualità (es. patate) con altri beni alimentari meno economici (es. carne). In altri termini, in condizioni di estrema povertà le patate sono un genere alimentare a basso prezzo che consente di sopravvivere. Tuttavia, al crescere del reddito l'individuo può acquistare generi alimentari migliori, anche se più costosi, riducendo la domanda dei generi alimentari più economici. Per questa ragione la domanda di un bene inferiore si riduce al crescere del reddito.
Legge di Engel. Quando il reddito di una famiglia è molto basso, qualsiasi incremento di reddito viene destinato a soddisfare l'acquisto dei beni di prima necessità ( beni primari ). Nelle prime fasi di crescita del reddito i generi di prima necessità sono caratterizzati da un'elasticità della domanda al reddito molto alta. A partire da un determinato livello di reddito, quando tutti i bisogni primari sono soddisfatti, la famiglia cessa d acquistare i beni necessari per la sopravvivenza che, da questo punto in poi, sono caratterizzati da un'elasticità al reddito molto bassa o negativa ( beni inferiori ), e comincia ad acquistare altri beni economici per soddisfare bisogni superiori ( beni normali ). Quando il consumatore raggiunge un livello di ricchezza elevato, modifica ulteriormente le proprie preferenze a favore dei beni voluttuari e dei beni di lusso. Sulla base di questa osservazione empirica, l'economista-statistico tedesco Christian Engel formula nel XIX secolo la cosiddetta legge di Engel, una legge economica in base alla quale i consumatori soddisfano prima i bisogni di prima necessità e, successivamente, destinano una quota crescente dell'incremento del reddito a soddisfare i bisogni superiori e voluttuari.