OKPEDIA IPERTESTO

Ipertesto

L'ipertesto è un metodo di organizzazione dei documenti relazionati basato sull'utilizzo delle parole chiave. I documenti che vengono collegati attraverso dei link (collegamenti). L'ipertesto consente di spezzare il contenuto informativo di un documento in più pagine, ognuno dei quali è collegato agli altri come approfondimento di apposite voci e parole. L'ipertesto è una rete di nodi ( documenti ) contenenti dei dati, i nodi sono connessi da collegamenti ipertestuali ( link ) che consentono all'utente di eseguire una particolare funzione ( es. cambiare la visualizzazione della pagina sullo schermo ).

rete di nodi e link che compongono un ipertesto

Una delle principali caratteristiche dell'ipertesto è la lettura non lineare, diversa da quella lineare del libro, in quanto il lettore può passare da una pagina qualsiasi a un altra cliccando sulle parole chiave ( collegamenti attivi ) laddove ci sia un link di collegamento ipertestuale, senza seguire un particolare ordine sequenziale di lettura delle pagine, saltando da un concetto a un altro. Negli anni '80 l'ipertesto viene utilizzato inizialmente come metodo organizzativo delle informazioni nei sistemi informatici, in particolar modo nei database dei testi letterali o scientifici, e successivamente viene adottato negli anni '90 come metodo di navigazione sul web ( internet ).

un esempio di navigazione ipertestuale tra documenti

Il web nasce dall'idea di creare un'immensa biblioteca di documenti consultabile con il formato di ipertesto e può essere considerato un ipertesto globale, secondo il quale tutte le pagine di tutti i siti sono accessibili a chiunque. Il clic del mouse su una keyword consente all'utente di aprire un altro documento, senza dover digitare nulla sulla barra dei comandi. La diffusione dell'ipertesto contribuisce allo sviluppo delle interfacce grafiche GUI nei software e nei sistemi operativi.

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note


  • La nascita del termine Hypertext. Il termine hypertext ( ipertesto ) è stato coniato da Ted Nelson per riferirsi alla presentazione di dati ed informazioni in una maniera che permette di visualizzarle in un modo non consequenziale. Nel 1987 Nelson realizza un sistema ipertestuale ( Xanadu ) per la ricerca delle informazioni in una biblioteca di testi letterali, utilizzando per la prima volta il termine hypertext ( ipertesto ). Alcune parti di testo sono evidenziate, ad esempio sono sottolineate in blu, e quando si clicca su di esse si viene rimandati ad un altro documento o pagina collegata.
  • I primi sistemi ipertestuali. I primi sistemi ipertestuali sono realizzati negli anni '80, tra i quali si ricorda il sistema NLS ( on Line System ) di Englebart e il sistema Xanadu di Nelson. I sistemi ipertestuali sono utilizzati prevalentemente come metodo di archiviazione e di ricerca nei testi in formato elettronico.
  • La nascita del web ( Berners-Lee ). Nel 1989 il fisico Berners-Lee concepisce un sistema informatico per organizzare l'archiviazione dei documenti scientifici al CERN di Ginevra. Le risorse sono disposte in rete, ogni risorsa informativa ( nodo ) è collegata alle altre tramite la presenza di archi ( link ). Le informazioni sono scritte utilizzando un apposito linguaggio ipertestuale, detto HTML ( Hyper Text Markup Language ) e sono ubicate su diversi computer server a cui gli utenti possono accedere in via telematica tramite il proprio computer personale ( client ). La comunicazione client-server è ottenuta tramite un apposito protocollo ipertestuale conosciuto come HTTP ( Hyper Text Transfer Protocol ). Il sistema ideato da Bernes-Lee viene successivamente utilizzato in ambito accademico e nei primi anni '90 si diffonde in tutto il mondo sulla rete internet, prendendo il nome di Web ( World Wide Web ).
  • La navigazione ipertestuale. La navigazione ipertestuale è il metodo di fruizione delle informazioni contenute nel documento ipertestuale. In un ipertesto le informazioni dono disposte in modo organizzato, al fine di agevolare un percorso di lettura più ragionato e multilineare. I documenti ipertestuali sono collegati tra loro tramite dei collegamenti che consentono al lettore di passare da un documento all'altro con un semplice clic. Un esempio di documento ipertestuale sono le pagine web su internet ( web ). Grazie alla multilinearità dell'ipertesto, l'utente può personalizzare il percorso di lettura, approfondendo alcuni aspetti invece che altri. La struttura macrotestuale dell'ipertesto viene definita dall'autore dei contenuti, al quale spetta il compito di legare alcune parole del documento ( keywords ) con le pagine di approfondimento. Il linguaggio informatico per creare dei documenti ipertestuali è il linguaggio HTML. La navigazione ipertestuale viene, invece, effettuata tramite tramite appositi software detto browser. I principali browser di navigazione ipertestuale sono Microsoft Internet Explorer, Netscape Navigator, Mozilla Firefox, Google Chrome, Opera.
  • Disorientamento nella lettura non lineare. L'ipertesto agevola la navigazione tra i concetti ma richiede uno sforzo cognitivo più grande per il lettore, il quale potrebbe subire una sorta di disorientamento a causa dell'eccessiva presenza delle informazioni. Il collegamento ipertestuale collega due documenti ( nodi ) in modo tecnicamente rapido ma non spiega altrettanto efficacemente il significato per cui i due nodi ( concetti ) sono collegati tra loro, ossia il significato del collegamento ipertestuale ( semantica del link ). L'eccessiva presenza dei link in un documento può rendere molto difficoltoso la comprensione, in quanto il lettore potrebbe non riuscire a ricostruire il ragionamento logico in base al quale l'autore ha disposto le varie informazioni nei nodi. Il lettore rischia di confondersi, di intraprendere percorsi di lettura poco efficaci e inefficienti. La lettura non lineare nell'ipertesto è più difficoltosa rispetto a quella tradizionale ( lineare ). Nella lettura lineare, ad esempio in un libro cartaceo, l'ordine di presentazione delle informazioni segue il percorso sequenziale del numero delle pagine, dei capitoli e dei paragrafi.
  • Memex. Negli anni '40 lo statunitense Vannevar Bush, consigliere scientifico presso il governo, propone l'adozione di un sistema organizzativo di tipo meccanico basato sui collegamenti associativi tra le informazioni, detto Memex. Il dispositivo viene concepito utilizzando le tecnologie dell'epoca ( microfilm, motori, macchina fotografica, leve, ecc. ) ed è, pertanto, soggetto a forti limitazioni di utilizzo pratico. Tuttavia, l'idea di realizzare un sistema organizzativo flessibile delle risorse informative introduce i primi fondamenti della ricerca ipertestuale che viene migliorata nei decenni successivi con il progresso dell'elettronica e dell'informatica.

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