Energia dalle correnti marine
L'energia dalle correnti marine è una fonte di energia alternativa e rinnovabile. Le correnti marine sono masse d'acqua in movimento a causa della differenza del gradiente termico dell'acqua, delle correnti di risacca e di deriva, delle maree, del vento, ecc. L'energia dello spostamento dell'acqua può essere sfruttata mediante l'utilizzo di apposite turbine in grado di convertire l'energia cinetica dell'acqua in energia meccanica ed energia elettrica ( energia idroelettrica ). L'impianto è composto da una serie di turbine immerse nell'acqua, nei punti in cui la corrente marina è costante. Lo spostamento dell'acqua genera la rotazione delle pale della turbina ( energia meccanica ) e, infine, l'energia elettrica tramite un generatore. Le turbine per lo sfruttamento delle correnti marine possono essere:
- Turbine ad asse orizzontale. Le turbine ad asse orizzontale sono poste l'una al fianco dell'altra. Sono immerse nell'acqua allo stesso livello di profondità. La configurazione orizzontale è adatta allo sfruttamento delle correnti marine con flusso e direzione costante. Ad esempio, le turbine ad asse orizzontale sono ideali per lo sfruttamento delle correnti marine monodirezionali che passano in uno stretto e le correnti fluviali. Le turbine hanno un diametro medio di 10-15 metri. Impianti a turbine ad asse verticale sono operativi nei fiordi della Norvegia e nei pressi di Bristol ( Inghilterra ).
- Turbine ad asse verticale. Le turbine ad asse verticale sono caratterizzate dalla rotazione dei rotori attorno a un asse verticale fisso. Questa configurazione consente all'impianto di seguire più facilmente i cambiamenti di direzione della corrente marine. Possono, infatti, ruotare di 360° e adeguarsi alla direzione dei flussi di acqua marina. Ad esempio, la configurazione verticale delle turbine è ideale per sfruttare le correnti di marea che variano periodicamente la propria direzione di 180°.
L'energia delle correnti marine può essere sfruttata anche in modo diverso, senza ricorrere all'utilizzo delle turbine, tramite la tecnologia delle mongolfiere subacquee. Una mongolfiera subacquea è una struttura cilindrica al cui interno sono situati dei contenitori d'aria compressa. La mongolfiera viene immersa sotto la superficie dell'acqua e fissata al fondale marino tramite un cavo. Il passaggio della corrente marine determina l'oscillazione dei contenitori di aria compresa ( energia meccanica ) che può essere successivamente trasformato in elettricità ( energia elettrica ) tramite l'ausilio di un generatore. Un impianto sperimentale basato sulla tecnologia delle mongolfiere marine è operativo in Portogallo. Essendo situate al di sotto della superficie marina la tecnologia non ha impatto sul paesaggio.
Energia rinnovabile. Queste tecnologie appartengono alla famiglia dell'energia rinnovabile. Gli impianti che sfruttano l'energia delle correnti marine non producono inquinamento ( energia pulita ). Sono una forma di energia rinnovabile in quanto lo sfruttamento dell'energia non causa l'esaurimento della risorsa. Al pari del vento anche le correnti marine si ripresentano periodicamente ( energia rinnovabile ). Il principio di funzionamento è simile a quello dell'energia idroelettrica e dell'energia eolica. A differenza dell'eolico lo sfruttamento delle correnti marine offre diversi vantaggi. In primo luogo, la densità dell'acqua è maggiore rispetto alla densità dell'aria. L'energia ottenibile dal passaggio dell'acqua in una superficie di un metro quadrato è, pertanto, superiore a quella ottenibile dal passaggio dell'aria nel medesimo spazio da una turbina eolica. In secondo luogo, le correnti marine sono un fenomeno naturale predicibile. A differenza degli spostamenti delle masse d'aria ( vento ), è possibile conoscere con precisione sia la forza che la direzione delle correnti marine in un sito nel corso dell'anno.
Impatto ambientale. L'impatto ambientale delle turbine sottomarine è attualmente un argomento di studio e di discussione. La rotazione delle turbine è abbastanza lenta e, in teoria, non dovrebbe costituire una fonte di pericolo per gli esseri viventi marini. È invece ancora un'incognita l'impatto ambientale del rumore delle turbine sottomarine sull'habitat naturale.
Navigazione. Gli impianti per sfruttare l'energia delle correnti possono causare problemi alla navigazione quando sono situati sulla superficie del mare o appena pochi metri al di sotto. Gli impianti in profondità, invece, non costituiscono alcun pericolo alla navigazione. In questo caso le turbine sono ancorate sul fondale marino e si trovano in una zona di sicurezza per la navigazione, a diverse decine di metri al di sotto della superficie marina. A seconda della tecnologia utilizzata e della forma dei rotori, gli impianti in profondità possono essere ancorati al fondale in modo stabile tramite l'asse oppure agganciati al fondale in modo dinamico tramite cavo.