Basilica di Santo Stefano protomartire

La Basilica di Santo Stefano protomartire è una chiesa paleocristiana dedicata a santo Stefano protomartire. Viene realizzata a Roma nel V secolo d.C. per volere della nobildonna romana Anicia Demetriade, uno dei membri della famiglia romana degli Anici, sulle terre di proprietà della famiglia. La basilica di Santo Stefano si erge nei pressi della tomba dei Pancrazi in una villa romana del I secolo d.C. lungo la via Latina ( vedi mappa ). La basilica viene costruita nella parte centrale della villa di Demetriade, nell'area centrale della villa romana destinata al cortile interno ( peristilio ). La struttura della basilica è composta prevalentemente da una cappella intorno a una vasta area di territorio utilizzata come sepolcreto. In origine viene edificata per ospitare le reliquie del santo al di sotto dell'altare e fino al XIII secolo la Basilica di Santo Stefano protomartire è una meta di pellegrinaggio per i cristiani. Dal punto di vista architettonico la Basilica ha una struttura a tre navate con colonne con capitelli corinzi. In fondo alla navata è situato un piccolo battistero a piscina. Dl IX al XII secolo la basilica è anche affiancata da un campanile. Dopo secoli di oblio e abbandono, la Basilica di Santo Stefano protomartire torna alla luce con gli scavi archeologici del XIX secolo. Durante gli scavi torna alla luce anche un'antica iscrizione di elogio del papa Leone I nei confronti di Demetriade per l'edificazione della chiesa cristiana. La Basilica di Santo Stefano protomartire è attualmente situata nel Parco archeologico delle Tombe latine nel suburbio romano dei quartieri Appio-Tuscolano.