Società dei barbari

La società delle popolazioni barbariche è basata sui valori guerrieri. Il potere è gestito direttamente dalla classe dei guerrieri, tra i quali viene scelto il re, ossia il capo supremo a cui spettano le decisioni più importanti. Il potere assoluto può essere tramandato anche in via ereditaria tra i membri maschi appartenenti alla stessa famiglia ed è spesso oggetto di usurpazioni tramite atti di forza tra le famiglie guerriere. La stessa religione dei barbari è fortemente legata ai valori della guerra e agli elementi della natura. Nel corso dei secoli, dopo essere entrati a diretto contatto con la civiltà romana, molte popolazioni barbariche si convertono al cristianesimo e al cattolicesimo, fondendo i costumi e le tradizioni dell'identità barbarica con quelli del mondo romano. Dal punto di vista economico le società barbariche sono generalmente prive della proprietà privata. L'assenza della proprietà privata indica un'organizzazione economico-sociale notevolmente inferiore rispetto a quella greco-romana. I barbari sono prevalentemente delle popolazioni nomadi che praticano la caccia e una forma rudimentale di agricoltura. Le principali attività produttive vertono sulla lavorazione artigianale dei metalli.