Geografia economica
La geografia economica studia i fenomeni e le attività economiche in relazione alla loro distribuzione nello spazio geografico. Lo studio della geografia economica può essere basato su diverse scale dimensionali: locale, nazionale, continentale, internazionale, globale.
Il forte legame della teoria nella geografia economica conferisce a quest'ambito disciplinare dell'economia una spiccata concretezza con i fatti della realtà osservabile da tutti.
Una definizione di geografia economica
La geografia economica è la disciplina scientifica che si occupa di analizzare i fenomeni economici in base alla loro distribuzione nello spazio. A partire dallo spazio geografico la geografia economica elabora lo "spazio economico".
La disciplina di studio unisce due discipline scientifiche differenti, quello della geografia e quello dell'economia politica. Il principale oggetto di studio della geografia economica sono le relazioni dei soggetti economici nello spazio.
Le relazioni economiche nello spazio non sono influenzate soltanto dai fatti economici ma anche da altri aspetti extra-economici ( politica, cultura, storia, ecc. ). Soltanto l'analisi multidisciplinare delle relazioni può consentire di fornire una spiegazione dei flussi economici nello spaio.
Per questa ragione, la geografia economica può anche essere definita come scienza delle relazioni spaziali.
La scienza delle relazioni spaziali
La geografia economia analizza le relazioni dei soggetti economici in uno spazio delimitato, detto "territorio", e su una particolare scala di analisi (locale, nazionale, globale). Per fornire una spiegazione alle relazioni economiche di un territorio la geografia economica deve prendere in considerazione:
- fattori naturali dello spazio:
altitudine, clima, risorse naturali, posizioni - fattori politici dello spazio:
confini, storia, religione, politica ecc.
I fattori naturali e quelli politici consentono di spiegare le relazioni dei soggetti economico in un territorio. A differenza della teoria economica, la geografia economica è una disciplina di studio che manifesta un legame più concreto con la realtà osservabile.
Lo spazio economico
Dallo spazio geografico la geografia economica isola le relazioni spaziali che riguardano l'economia, ottenendo il concetto di "spazio economico". Le relazioni economiche nello spazio possono essere di due tipi: relazioni verticale o orizzontali.
Le relazioni spaziali orizzontali e verticali
La geografia economica individua due tipi di relazioni spaziali:
- Relazione spaziale orizzontale. Sono le relazioni geografiche-spaziali che si instaurano tra i soggetti economici nello spazio. La relazione spaziale orizzontale consente alla geografia economica di studiare e analizzare i flussi (scambi, migrazione, insediamenti) tra i soggetti economici. Ad esempio gli scambi economici, i movimenti di capitale, le migrazioni, gli insediamenti produttivi ecc.
- Relazione spaziale verticale. Sono le relazioni geografiche-spaziali che si instaurano tra i soggetti economici e l'ambiente in cui operano. E viceversa. L'ambiente influenza le decisioni economiche e, a loro volta, queste ultime modificano l'ambiente. I fattori ambientali possono essere di due tipi:
- Fattori naturali. Sono fattori naturali l'altitudine, il cima, la posizione, risorse naturali, ecc.
- Fattori politici-umani. Sono fattori politici, la storia, l'organizzazione, la cultura, la religione, l'organizzazione, ecc.
L'analisi delle relazioni orizzontali e verticali consente di elaborare un quadro d'insieme della "struttura territoriale" e comprendere i cambiamenti dell'economia e della società di un luogo.
La geografia commerciale
La geografia economica è l'evoluzione della geografia commerciale. Nel corso del XIX secolo l'uomo comincia a rappresentare nello spazio le relazioni commerciali, i rapporti di scambio delle merci e i flussi commerciali. Lo studio unisce la logica spaziale descrittiva, tipica delle attività geografiche, con il tentativo di fornire un'analisi quantitativa dei fenomeni socioeconomici. La geografia commerciale è una delle discipline specializzate e applicate nate nel corso dell'Ottocento con la diffusione del positivismo, del metodo scientifico sperimentale e del determinismo. Può essere considerata l'origine e le fondamenta della geografia economica contemporanea che si sviluppa un secolo più tardi, nel corso della seconda metà del XX secolo.