Dematerializzazione titoli di Stato
La dematerializzazione dei titoli di Stato consiste nella iscrizione dei titoli in appositi registri e conti, gestiti da intermediari abilitati, in sostituzione dei vecchi documenti cartacei. La dematerializzazione dei titoli di Stato italiani viene introdotta nel 1998 con l'entrata in vigore del D.Lgs. 213/98 che reca disposizione sull'introduzione dell'euro in Italia. A partire dal 22 settembre 1998 il Ministero del Tesoro ha smesso di rilasciare titoli di Stato in forma cartacea. Gli intermediari autorizzati (D.M. 31 luglio 1998) hanno ritirato i titoli al portatore e i titoli nominativi sui prestiti, trasformandoli in iscrizioni contabili da inserire, a cura della Banca d'Italia, nella nuova gestione centralizzata dei titoli di Stato. La trasformazione dei titoli di Stato è disciplinata nell'articolo 40 del D.Lgs.213/98, in base al quale i risparmiatori hanno dovuto presentare, entro il 31 dicembre 1998, i propri titoli presso un intermediario autorizzato per il deposito del titolo. A seguito della registrazione contabile del deposito gli intermediari hanno dovuto dare immediata comunicazione alla Banca d'Italia per l'immissione del titoli di Stato nella gestione accentrata e l'annullamento del certificato cartaceo.