Curva di Laffer
La curva di Laffer è la rappresentazione della relazione tra la pressione fiscale e le entrate fiscali dello Stato. Lo strumento viene ideato nel 1980 dall'economista statunitense Arthur Laffer, da cui prende il nome la curva. È alla base della politica economica statunitense e inglese degli anni '80.
Come si disegna la curva di Laffer
La curva di Laffer è una curva a campana disegnata su un diagramma cartesiano dove nell'asse delle ascisse (X) viene posta l'aliquota di imposta media, ossia la pressione fiscale media rispetto al reddito, e sull'asse delle ordinate il gettito fiscale che lo Stato ottiene dall'imposta.
Arthur Laffer ipotizza l'esistenza di un punto limite (T*) oltre il quale l'aumento della pressione fiscale non è più conveniente poiché riduce l'ammontare complessivo delle entrate fiscali (G*).
La spiegazione economica della curva
La logica alla base della curva di Laffer è molto semplice. Quando il prelievo fiscale diventa eccessivo anche le stesse attività economiche di impresa diventano meno profittevoli, si riducono gli investimenti e aumenta la disoccupazione.
L'eccessiva pressione fiscale può anche aumentare il fallimento delle imprese o la delocalizzazione degli impianti produttivi verso altri stati.
Le minori imprese e la maggiore disoccupazione riducono il reddito nazionale e di conseguenza anche la base imponibile su cui è applicata l'imposta fiscale. Di conseguenza, si riduce il gettito fiscale e le entrate pubbliche da parte dello Stato.
La relazione tra la pressione fiscale e il gettito fiscale è diversa nei due tratti della curva e si inverte a un certo punto massimo della curva.
- Tratto crescente della curva. Nel primo tratto della curva di Laffer le aliquote sono basse (T1) e qualsiasi aumento delle aliquote da T1 a T* aumenta anche il gettito fiscale ( entrate fiscali dello Stato ) da G1 a G*.
- Tratto decrescente della curva. Nel secondo tratto della curva di Laffer, le aliquote fiscali sono già molto alte e qualsiasi aumento ulteriore dell'aliquota fiscale da T* a T2 riduce il gettito fiscale da G* a G1. Come si può facilmente osservare nel grafico lo Stato ottiene con l'aliquota T2 ( elevata pressione fiscale ) lo stesso gettito che avrebbe applicando un'aliquota inferiore T1.
In conclusione, applicando un'aliquota di imposta maggiore oltre il punto limite (T*) lo Stato deprime l'economia nazionale e incassa un gettito inferiore ossia guadagna meno anche lo Stato. Da qui l'esigenza di non aumentare eccessivamente la pressione fiscale e ridurre la spesa pubblica.
Le politiche economiche ispirate dalla curva di Laffer
La curva di Laffer conquista una grande notorietà a livello globale nel corso degli anni '80. Il governo del presidente americano Ronald Reagan ( Usa ) la utilizza per sostenere l'esigenza del taglio della spesa pubblica e delle imposte. Un utilizzo simile viene fatto in Gran Bretagna dal primo ministro inglese Margaret Thatcher.