Conto Energia
Il conto energia è un meccanismo di incentivazione alla produzione di energia tramite l'installazione di pannelli solari. Lo Stato acquista l'energia prodotta dai pannelli solari riconoscendo agli utenti una tariffa di riacquisto superiore a quella di consumo per venti anni. Il proprietario di un impianto a pannelli solari in conto energia possiede quindi due bollette: una a debito (consumo) e una a credito (produzione).
Come si accede al conto energia. Per avere il conto energia non è sufficiente installare un impianto a pannelli solari. È necessario fare domanda al conto energia ed essere preventivamente autorizzati. L'impianto fotovoltaico deve essere costruito seguendo le modalità richieste dai decreti e dalle delibere che regolamentano il conto energia. Gli impianti a pannelli solari fotovoltaici già realizzati non possono entrare nel conto energia.
Chi paga i pannelli solari. È l'utente a sostenere il costo di acquisto e installazione dei pannelli solari. Rispetto alle vecchie forme di incentivazione i proprietari dei pannelli solari non ricevono più alcun contributo per l'acquisto e l'installazione dell'impianto fotovoltaico. In compenso per venti anni potranno rivendere l'energia prodotta dai pannelli. L'energia prodotta dai pannelli viene acquistata dalla società di gestione della rete elettrica a una tariffa 3 o 4 volte più alta rispetto a quella di consumo. Il costo sostenuto per l'impianto viene ammortizzato in 7-10 anni.
Quanto si guadagna con i pannelli solari. Il conto energia riconosce una tariffa incentivata di riacquisto per 20 anni. Pertanto, una volta ammortizzata la spesa nei primi 7-10 anni il periodo restante è da considerarsi un guadagno netto per il proprietario dell'impianto. Il guadagno è comunque fortemente dipendente dalle condizioni di acquisto dell'energia elettrica da parte dello Stato.
Dove sono presi i soldi del conto energia. La copertura finanziaria necessaria per riacquistare l'energia prodotta dai pannelli solari è garantita da un fondo già esistente dal 1991 e alimentato dal prelievo tariffario obbligatorio (cod. A3) su tutte le bollette elettriche degli utenti a sostegno delle fonti rinnovabili di energia. Questo fondo non è stato però utilizzato per finanziare esclusivamente fonti rinnovabili, fino al gennaio 2007 ha finanziato anche le fonti "assimilate" (termovalorizzazione, cogenerazione, fumi di scarico... ) impedendo un effettivo aiuto e sostegno alle vere fonti "rinnovabili".
La storia del conto energia. Il Conto energia nasce con la Direttiva comunitaria 2001/77/CE per l'incentivazione della produzone da fonti rinnovabili. In Italia viene recepita dal Parlamento italiano con il Decreto legislativo 387 del 2003. Per circa due anni resta in una fase di studio in attesa del decreto di attuazione che arriva il 5 agosto 2005 (decreto n.181 del 2005) e fissa tempi e termini di attuazione. Il conto energia diventa operativo nel settembre dello stesso anno con la Delibera 188 del 14 settembre 2005 che invece stabilisce i modi di erogazione degli incentivi. Le domande per accedere al conto energia sono presentate al GRTN (Gestore del sistema elettrico, oggi denominato GSE).