Test di Areeda-Turner
Il test di Areeda Turner è utilizzato per distinguere i prezzi predatori dai normali prezzi concorrenziali. Il test prende il nome dagli studiosi che lo hanno elaborato e si basa sull'ipotesi che un prezzo non deve essere inferiore al costo marginale. Un agente economico razionale non può decidere di andare in perdita di sua volontà, deve necessariamente ambire alla massimizzazione dell'utilità netta. Sulla base di questo presupposto, un'impresa deve perseguire l'economicità e non può decidere strategie che conducono alla generazione di una perdita economica come, ad esempio, fissare un prezzo inferiore al costo marginale della produzione. Quando l'impresa produce un'unità di prodotto con un costo marginale superiore al prezzo, l'impresa produce in perdita poiché i costi sostenuti per la produzione dell'unità di prodotto sono superiori al valore dello stesso. Ad esempio, in una situazione normale l'impresa massimizza il profitto determinando il prezzo di vendita (P) nel punto di uguaglianza tra il costo marginale (CM) e il ricavo marginale (RM). In questo caso l'area dei ricavi (OP*ENq*) è più grande rispetto a quella dei costi (OCEQ*).
Il diagramma successivo mostra, invece, una situazione predatoria. Quando l'impresa applica un prezzo (P') inferiore ai costi marginali (CM) l'area rossa dei costi (OABq') è più grande rispetto all'area verde dei ricavi (Op'Epq'). In quest'ultimo caso l'impresa vende una maggiore quantità del prodotto ma va in perdita (p'ABEp). Secondo l'ipotesi di Areeda-Turner, questo comportamento è razionalmente motivabile soltanto con una strategia predatoria di prezzo. L'impresa adotta un prezzo in perdita per eliminare la concorrenza e, infine, per poter agire come monopolista sul mercato.
Costo variabile medio. Il costo marginale è difficilmente misurabile dal policy maker. Spesso nemmeno l'imprenditore lo conosce. Per evitare i problemi della misurazione del costo marginale si utilizza al suo posto il costo variabile medio. Pur non essendo la stessa cosa, il costo variabile medio fornisce un'approssimazione dei costi marginali di breve periodo.

Promozioni e lanci commerciali. In alcuni casi l'impresa applica dei prezzi più bassi per motivi diversi da quelli predatori. È il caso delle promozioni e dei lanci commerciali di nuovi prodotti. Nelle promozioni l'impresa adotta un prezzo inferiore al costo marginale per attirare nuova clientela nel centro vendita oppure per smaltire le scorte di magazzino. Nei lanci commerciali, invece, l'impresa adotta un prezzo più basso per costruire la domanda di mercato del nuovo prodotto, per farlo conoscere e per conquistare più rapidamente una quota di mercato, ecc. In entrambi i casi l'impresa vende il prodotto a un prezzo inferiore al costo marginale ma non si tratta di strategia di prezzo predatorio.
Know-how. Un'impresa può decidere di applicare temporaneamente un prezzo inferiore al costo marginale pur di ottenere una maggiore quantità di domanda di mercato, al fine di favorire l'apprendimento e il know-how. Ad esempio, l'impresa può inizialmente applicare dei prezzi inferiori ai costi marginali, ponendosi l'obiettivo di ridurre i costi unitari tramite i miglioramenti di efficienza apportati dall'esperienza di produzione.
- Metodologie antitrust. Esistono diverse metodologie antitrust alternative al test Areeda-Turer. Alcuni metodi considerano la predazione soltanto quando il prezzo è inferiore al costo medio o al costo medio variabile.