Diritto di abitazione

Il diritto di abitazione è il diritto del titolare di abitare una casa. La facoltà di godimento della casa sono limitate ai bisogni del titolare del diritto e della sua famiglia. Consiste in un diritto personale non trasferibile originato da un atto negoziale oppure dalla legge. Ad esempio in ambito ereditario la legge riconosce al coniuge del defunto il diritto di abitazione sulla casa di residenza familiare. Il diritto di abitazione è regolamentato dal legislatore nell'articolo 1022 del codice civile.

"Chi ha il diritto di abitazione di una casa può abitarla limitatamente ai bisogni suoi e della sua famiglia" (art.1022 c.c.)

L'abitazione non attribuisce al titolare alcun diritto ai frutti, limitando la sua facoltà d'uso al soddisfacimento dei suoi bisogni e di quelli della sua famiglia. Il diritto di abitazione si distingue, pertanto, dall'usufrutto. Nel caso di uso di una casa il titolare ha diritto sia ad abitare la casa e sia di utilizzarla per altre attività (es. magazzino). Nel caso dell'abitazione, invece, il titolare del diritto di abitazione può godere della parte dell'edificio sufficiente a soddisfare i bisogni abitativi. Spetta, invece, al proprietario l'utilizzo dello spazio restante della casa.

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